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Catalogna, tra sciopero generale e ricorsi

Il presidente catalano deposto Carles Puigdemont e la presidente del Parlament, Carme Forcadell, hanno già presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti umani contro Madrid. Intanto la Catalogna si è fermata a causa di uno sciopero generale: i manifestanti chiedono la liberazione dei "ministri" catalani arrestati. E Madrid conferma di aver annullato la dichiarazione di indipendenza.

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Puigdemont e Forcadell hanno presentato un ricorso con altri 74 membri del parlamento catalano. Il ricorso riguarda la decisione della Corte costituzionale di sospendere la seduta del parlamento catalano in cui si supponeva che sarebbe stata dichiarata l’indipendenza della regione. La prima comunicazione dei 76 ricorrenti alla Corte di Strasburgo è arrivata il 18 ottobre e il fascicolo porta il nome della presidente del parlamento catalano.

La decisione della Corte costituzionale è al centro anche di un secondo ricorso, arrivato lo stesso giorno, presentato da un cittadino catalano, Domingo Garcia-Mila.

Ieri, in un’intervista alla Catalunya Radio, Puidgemont aveva preannunciato un ricorso contro la Spagna davanti alle corti internazionali per una presunta violazione dei diritti umani legata all’incarcerazione di membri del governo catalano e all'”esilio” suo e di altri politici di Barcellona a Bruxelles.

Sciopero generale

Intanto sempre oggi decine di migliaia di persone si sono concentrate su Piazza Sant Jaume a Barcellona davanti al palazzo del Govern per chiedere la liberazione dei 10 “detenuti politici” catalani, fra cui 8 ministri, in carcere a Madrid. Nel pomeriggio sono state organizzate altre concentrazioni davanti ai municipi di tutte le città catalane in occasione della giornata di sciopero generale.

A causa dello sciopero generale la rete stradale in Catalogna oggi ha vissuto una giorata di completo caos. Manifestanti hanno bloccato nel pomeriggio anche l’autostrada Ap7 al confine con la Francia. Interruzioni del traffico sono in corso in altre decine di punti. La linea dell’alta velocitàverso la Francia è stata bloccata alla stazione di Girona. Inoltre circa 400 studenti hanno invaso i binari della stazione dell’alta velocità di Sants a Barcellona bloccando in particolare i collegamenti con Madrid.

Madrid annulla la dichiarazione di indipendenza

La corte costituzionale spagnola ha dichiarato “nulla”, come previsto, la proclamazione della ‘Repubblica’ indipendente adottata il 27 ottobre scorso dal parlamento catalano. La settimana scorsa su richiesta del governo di Madrid la consulta spagnola aveva ‘sospeso’ in forma cautelare la dichiarazione di indipendenza catalana.

Arresto confermato

La Audiencia Nacional di Madrid ha confermato nel frattempo il carcere preventivo per i leader indipendentisti catalani Jordi Sanchez e Jordi Cuixart accusati di sedizione per le manifestazioni pacifiche di Barcellona del 20-21 settembre. Quattro magistrati hanno votato a favore, uno contro. Il giudice dissidente José Ricardo de Prada ha definito “non necessario, non idoneo e sproporzionato” l’arresto dei ‘due Jordi’ ordinato dalla giudice Carmen Lamela.


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