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Israele: colpimmo impianto atomico in Siria nel 2007

Un caccia bombardiere israeliano. KEYSTONE/EPA/JIM HOLLANDER sda-ats

(Keystone-ATS) Israele ha ammesso oggi per la prima volta di aver distrutto dieci anni fa l’impianto atomico siriano di Deir ez-Zor con un raid aereo, al fine di evitare che il regime di Damasco diventasse potenza nucleare.

Finora, per volere della censura militare, i media israeliani descrivevano quell’episodio sulla base di ”fonti straniere”.

”Oggi – afferma un comunicato delle forze armate – possiamo rendere pubblico che fra il 5 e il 6 settembre 2007 la nostra aviazione colpì e distrusse un reattore nucleare in fase avanzata di costruzione a Deir ez-Zor, 450 chilometri a nord-est di Damasco”.

”La distruzione del reattore nucleare, conosciuta come operazione ‘Fuori della scatola’, fu condotta – precisa il portavoce militare – da otto velivoli dell’aviazione militare, sulla base di sforzi lunghi e complessi di intelligence nonché operativi. Fu così eliminata una minaccia nucleare nei confronti dello Stato di Israele e della intera Regione”.

”Fin dalla fine del 2004 un imponente sforzo di intelligence produsse una grande quantità di preziose informazioni che in definitiva ci consentirono di lanciare un attacco aereo preciso. Le nostre forze armate – prosegue il comunicato – prepararono la distruzione del reattore nucleare con la massima precisione, preparandosi peraltro a vari scenari e ad una possibile escalation”.

Nel 1981 l’aviazione israeliana aveva già distrutto un altro reattore nucleare: quello di Osirac, a sud di Bagdad (Iraq).

Oggi su Facebook il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha scritto: ”Ci fu allora chi spinse all’azione e chi invece esitò. Quella decisione storica e coraggiosa dimostra che in questioni di sicurezza nazionale è vietato lasciarsi intimidire. Occorre restare fedeli agli interessi nazionali, prendere le decisioni dovute, ed agire quando è necessario. Pensiamo cosa sarebbe avvenuto se non avessimo agito allora. Oggi avremmo una Siria nucleare”.

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