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Iran: primi arresti per il Boeing abbattuto

I resti dell'aereo abbattuto all'alba di mercoledì scorso poco dopo il decollo da Teheran KEYSTONE/EPA/AT JMA sda-ats

(Keystone-ATS) “L’Iran ha avviato un’indagine a tutto campo sull’aereo ucraino” abbattuto “e alcune persone sono state arrestate in merito nelle ultime 72 ore”. Lo ha detto il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili.

“Lo stato maggiore delle forze armate, che è stato incaricato delle indagini, ha interrogato molte persone”, ha spiegato Esmaili, senza tuttavia indicare il numero esatto o l’identità delle persone finite in manette.

Anche la magistratura ha avviato un’indagine in collaborazione con l’esercito, l’Organizzazione per l’aviazione civile e altre organizzazioni che si occupano di attacchi cibernetici ed elettronici, ha aggiunto il portavoce, citato dalla tv di Stato iraniana.

Dal canto suo, il presidente iraniano Hassan Rohani ha ribadito di voler punire tutti i responsabili. “Per il nostro popolo è molto importante in questo incidente che chiunque abbia commesso un errore o sia stato negligente a qualsiasi livello” affronti la giustizia, ha detto Rohani durante un discorso trasmesso in tv.

“Chiunque dovrebbe essere punito deve essere punito”, ha aggiunto il presidente iraniano sottolineando che “la magistratura deve formare un tribunale speciale con un giudice di alto livello e decine di esperti. Il mondo intero starà a guardare”.

Lo schianto del Boeing 737 della Ukraine International Airlines, avvenuto all’alba di mercoledì scorso poco dopo il decollo da Teheran in direzione di Kiev, ha provocato la morte di tutte le 176 persone a bordo, tra cui un dottorando del Politecnico federale di Zurigo (ETH) e la sua compagna.

Dopo averlo categoricamente negato davanti al mondo intero, l’Iran negli scorsi giorni ha ammesso che il volo PS752 della Ukrainian International Airlines è stato colpito da un razzo lanciato dalla sua contraerea “in una situazione di guerra”, poche ore dopo aver attaccato le basi Usa in Iraq. L’aereo è stato abbattuto per un “errore umano” perché scambiato per un missile da crociera americano. La confessione è giunta dopo le esplicite accuse di Canada – il Paese straniero con più vittime, 57 – e Regno Unito e i sospetti sempre più forti avanzati dagli 007 di molti Paesi occidentali, che la Repubblica islamica aveva liquidato come “grandi bugie”.

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