Il paradiso minacciato dei Penan
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Dopo aver fatto il bucato. Tomas Wüthrich -
Tepeket Agan nel suo riparo nella foresta: "Ho paura dei taglialegna". Tomas Wüthrich -
Malgrado il raccolto limitato, Peng Megut ha fatto tagliare una parte della foresta per coltivare riso. L'agricoltura è un segno di insediamento. Tomas Wüthrich -
Peng Megut è in giro con i figli per controllare l'attività dei taglialegna. Tomas Wüthrich -
Per Peng Megut e la sua tribù, la nuova carta geografica è uno strumento utile nella lotta alla deforestazione. Tomas Wüthrich -
La carne di pitone è saporita e apprezzata. Tomas Wüthrich -
Peng Megut e la sua famiglia imballano i loro averi e si preparano a spostarsi altrove. Tomas Wüthrich -
Una famiglia di Penan sedentarizzata di fronte alla propria casa. Malgrado i benefici della modernità, mancano prospettive e denaro. Tomas Wüthrich -
A sinsitra: Udi con un esemplare maschio di argo del Borneo, le cui piume possono essere vendute. A destra: Peng Megut e il figlio Ulen ai piedi di un albero di fico. Tomas Wüthrich -
Zona di carico del legname della ditta Lee Ling. Tomas Wüthrich -
Penan sedentarizzati di Long Mera'an vendono carne di cinghiale per 8 ringgit al chilo (circa 1,90 franchi). Tomas Wüthrich -
Peng Megut e Tepeket Agan a caccia con la tradizionale cerbottana. Tomas Wüthrich -
Bambini dell'insediamento Ba Peresek. Tomas Wüthrich -
La famiglia di Peng Megut durante la colazione: "La foresta pluviale è il nostro supermercato". Tomas Wüthrich -
Séti Guman con la figlia Lady. Tomas Wüthrich -
Méri Peng con la figlia Yonani in una capanna tradizionale nella foresta. Tomas Wüthrich
La distruzione della foresta pluviale del Borneo mette a repentaglio lo stile di vita tradizionale dei Penan, un gruppo nomade del Borneo. Nel libro 'Doomed ParadiseLink esterno', il fotografo svizzero Tomas Wüthrich illustra la vita nella giungla, la deforestazione e l'influsso di modernità e progresso.
Questo contenuto è stato pubblicato il 27 settembre 2019 - 11:00Questo articolo è stato importato automaticamente dal vecchio sito in quello nuovo. In caso di problemi nella visualizzazione, vi preghiamo di scusarci e di indicarci il problema al seguente indirizzo: tvsvizzera@swissinfo.ch
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