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Un’assicurazione pubblica per le cure dentistiche?

In Svizzera le cure dentistiche non sono generalmente rimborsate dall'assicurazione malattie obbligatoria. Per ragione di costi molte persone così vi rinunciano. Nel cantone Vaud si vuole correre ai ripari con una nuova assicurazione pubblica. La votazione è in programma il 4 marzo.

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Ogni anno, oltre 200’000 persone di più di 16 anni rinunciano a recarsi dal dentista a causa del costo della visita, stando all’inchiesta sulla povertà e la deprivazione materiale dell’Ufficio federale di statistica.

In media nel 2015 in Svizzera sono stati spesi circa 500 franchi pro capite per le cure dentali. Complessivamente la fattura è ammontata a 4,1 miliardi di franchi, stando ai dati dell’Ufficio federale di statistica.

Il 79,5% di questa cifra è sborsata direttamente dai pazienti. Nei paesi dell’OCSE, la media è del 55%.

Per ragioni di costi, 230’000 persone di 16 anni e più hanno rinunciato alle cure.

Queste cifre sono però da prendere con precauzione, poiché si tratta di stime. 

Il motivo è semplice: come in diversi altri paesi europei, nella Confederazione le spese per le cure odontoiatriche non sono risarcite dall’assicurazione malattie obbligatorie. Certo, vi è sempre la possibilità di stipulare un’assicurazione speciale per le cure dentistiche. Tuttavia anche questa ha un costo non indifferente: circa una cinquantina di franchi al mese (gli importi variano da un’assicurazione all’altra) e la copertura è limitata.

Per evitare che le persone più povere rinuncino al dentista, nel canton Vaud si vorrebbe introdurre una nuova assicurazione pubblica universale e obbligatoria per tutti. L’iniziativa popolare, sostenuta dalla maggioranza di sinistra del governo cantonale, prevede di finanziarla prelevando un contributo su tutti i salari compreso tra lo 0,4 e l’1%. I datori di lavoro verserebbero da parte loro una percentuale identica. Il costo annuale previsto è di circa 300 milioni di franchi.

I sostenitori del progetto ritengono che esso permetterà di migliorare la salute dei denti e della bocca di tutta la popolazione, nonché di rafforzare la prevenzione.

Per i contrari – tra cui la Società vodese dei dentisti – si tratta invece di una buona idea solo in apparenza. Molte persone sono già assicurate privatamente e in generale la salute dei denti e della bocca della popolazione è buona. Vi è però soprattutto il rischio che i costi esplodano, come avvenuto in Germania – affermano – dove una simile assicurazione esiste dagli anni ’70.

I cittadini vodesi dovranno dire la loro il 4 marzo. In caso di sì, il cantone sarà il primo in Svizzera a introdurre una simile assicurazione. Tuttavia dei progetti analoghi sono stati depositati nei cantoni di Ginevra, Neuchâtel, Vallese e Ticino.

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