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In Italia tornano i turisti e le turiste svizzere

Dopo due stagioni negative contrassegnate dalla pandemia e dalle restrizioni ai viaggi soprattutto da e per l’estero, il comparto turistico italiano torna a sorridere. Anche grazie ai turisti e alle turiste provenienti dalla Confederazione.

In Italia il turismo genera direttamente circa il 5% del PIL e incide indirettamente sul 13% dello stesso impiegando il 6% dell’occupazione totale. Il Belpaese possiede il 5% dei siti Unesco e nel 2019 risultava il quinto Paese più visitato al mondo dagli stranieri con 220,7 milioni di presenze (la metà dei circa 436 milioni totali). Numeri record che, per i noti motivi legati alla pandemia e alle restrizioni a livello mondiale, si sono notevolmente ridotti nel 2020 e nel 2021.

Un 2022 in controtendenza

Decisamente diversa appare la situazione nei primi mesi di quest’anno e nella prima rilevazione estiva. Forte anche della normalità alla quali si è tornati e complice la voglia di tornare a viaggiare, le stime di Demoskopika, prevedono per il 2022 una spesa turistica in Italia pari a 26 miliardi (+11,8% sul 2021) con poco più di 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri, con un trend in crescita rispettivamente del 43% e del 35% sul 2021.

Il tutto esaurito si registra un po’ ovunque e toccherà il suo picco nel periodo compreso tra il 12 e il 21 agosto. Secondo l’indagine condotta da Cna Turismo e Commercio tra i propri associati, potrebbero essere oltre 10 milioni i turisti che prima e dopo Ferragosto pernotteranno in strutture ricettive, tradizionali e non. Che saliranno a 15 milioni se si considerano anche coloro che pernotteranno nelle seconde case.

Il ritorno degli stranieri

Tra i turisti che passeranno la notte in strutture ricettive, gli italiani e le italiane dovrebbero essere 5,5 milioni. E ben 4,5 milioni gli stranieri. Dati che hanno già fatto esultare il ministro del turismo Massimo Garavaglia che in un video diffuso ai media nei giorni di Ferragosto, ha espresso grande soddisfazione. “È stata un’estate record per il turismo italiano: quasi ovunque si superano i numeri del 2019 che pure è stato l’anno migliore nella storia del nostro turismo: un giusto premio per gli operatori del settore, dopo un paio di anni veramente difficili. Un grazie agli stranieri arrivati in Italia e agli italiani rimasti: quasi il 90% nel nostro Belpaese che non finiremo mai di scoprire”.

A trascinare il comparto le città d’arte, nelle quali tra giugno e agosto sono previste 27,4 milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021 (+24,6%). Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti dall’estero. E se quest’anno mancheranno all’appello 377’000 turisti provenienti dalla Russia, grandi frequentatori anche delle mete balneari più prestigiose, a colmare questo vuoto ci pensano i turisti provenienti da Germania, Stati Uniti, Francia.

Dalla Svizzera si riprende a viaggiare nel Belpaese

Tra loro anche gli svizzeri e le svizzere (l’anno scorso, secondo le statistiche della Banca d’Italia, erano stati 1,4 milioni) che seppur non così numerosi come negli anni pre-pandemia (nel 2019 erano stati 3,2 milioni) stanno tornando. I viaggiatori elvetici non mancano nelle città d’arte, sulla riviera romagnola dove, secondo la regione Emilia-Romagna il 48% degli albergatori che alloggia cittadini stranieri ha come clienti anche turisti svizzeri, nelle isole maggiori di Sicilia e Sardegna e nelle altre località balneari.

“Sono una frequentatrice dell’Italia”, spiega a tvsvizzera.it Rita Beltrami che quest’anno a giugno ha passato un periodo di riposo a Camogli in Liguria regalandosi anche un piacevole trekking sul promontorio di Portofino. “Veniamo volentieri in Italia per il fatto che parliamo la stessa lingua, quindi è facile farsi comprendere e fare delle scoperte enogastronomiche bellissime”, le fa eco Reto Medici, reduce da un viaggio in barca a vela con la famiglia tra Elba e Capraia. “In Italia trovi ancora persone sconosciute che hanno piacere di raccontarti una storia, un fatto del loro luogo. Noi apprezziamo queste esperienze”, conclude.

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