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In autopostale verso la Festa del Baratto

Keystone

Tra i 10 progetti premiati dal programma nazionale Echos di Pro Helvetia, "Il Postale del Tempo" percorrerà l'asse del Gottardo per viaggiare tra le memorie della gente.

Annamaria Lupi, tra i responsabili del progetto, spiega a swissinfo il senso di un’iniziativa che, come vettore, sfrutterà uno dei più classici stereotipi svizzeri: l’autopostale.

Il programma Echos è stato lanciato da Pro Helvetia nel settembre 2006 per aprire un dibattito sul significato della cultura popolare del XXI secolo e sul suo futuro.

Tra le iniziative indette da Echos rientra il concorso di idee nato per promuovere il dialogo fra cultura popolare e arte contemporanea.

“Il Postale del Tempo”, uno dei progetti selezionati, è stato concepito nell’ambito del Festival di Narrazione di Arzo (nel sud del canton Ticino) da 2 associazioni locali. swissinfo ne ha discusso con Annamaria Lupi, membro del comitato esecutivo del Festival.

swissinfo: Che obiettivi vi siete prefissati con “Il Postale del Tempo”?

Annamaria Lupi: Con questo progetto vogliamo fare un viaggio fra la gente, un viaggio che permetta di trasmettere, trasformare e barattare tradizioni e memorie.

Un percorso attraverso luoghi diversi ma anche un momento d’incontro tra generazioni, dove anziani, adulti e bambini entrano in contatto tra loro grazie all’evento festivo di cui il Postale sarà il fulcro teatrale.

swissinfo: La giuria di Echos ha definito il progetto come un teatro itinerante ma anche una sorta di ecomuseo mobile. Che cosa sarà concretamente?

A.L.: Concretamente ci sarà un furgone – un furgone postale per l’esattezza – che toccherà luoghi e generazioni diverse. Questi appuntamenti li abbiamo chiamati Festa del Baratto perché saranno un momento di scambio di usi, di costumi, di oggetti ma anche di storie.

Ci sarà l’anziano che racconta o che porge un oggetto e questo verrà raccolto da giovani o giovanissimi che l’offriranno agli artisti. Questi, a loro volta, lo tradurranno in arte e attraverso la creazione artistica lo restituiranno alla popolazione dei luoghi che toccheranno.

swissinfo: Perché avete scelto proprio un’autopostale?

A.L.: L’idea del furgone postale è stata di Alessandra Rossi Ghiglione e Maurizio Agostinetto a cui il Festival di Narrazione ha chiesto di curare la direzione artistica del progetto.

Quando nel tardo autunno abbiamo cominciato a rifletterci concretamente, grazie a loro che sono italiani, abbiamo potuto rilevare che l’autopostale è uno degli stereotipi svizzeri più conosciuti all’estero.

In effetti l’autopostale è una cosa davvero tipica del nostro paese che non esiste in nessun altro posto al mondo. Non esiste un altro esempio di autopostale che oltre alle lettere, porti la gente ma anche le storie, vicine e lontane.

swissinfo: Come verrà articolato il viaggio del Postale?

A.L.: Le tappe devono essere ancora definite, ma ci piacerebbe muoverci lungo la via delle genti, sull’asse nord-sud che dal Gottardo scende verso Arzo.

Per avere il ciclo delle stagioni, vorremmo iniziare nel tardo autunno, ma se non sarà possibile cominceremo in gennaio per arrivare poi alla fine dell’estate ad Arzo, al Festival di Narrazione dove ci sarà l’ultimo grande appuntamento in cui l’esperienza del Postale verrà restituita teatralmente e attraverso una documentazione fotografica o video.

swissinfo: Il riconoscimento da parte di Echos vi ha assicurato un premio di 25’000 franchi. Basterà per realizzare il progetto? Se no, come avete pensato di procurarvi ulteriori finanziamenti?

A.L.: Ricevere inaspettatamente una cifra così è un privilegio grandissimo ma è chiaro che il nostro progetto, per essere realizzato, ha bisogno di una somma molto più grande. Ma questo era anche previsto dal bando di concorso.

Cercheremo il sostegno delle realtà locali, in particolar modo di quelle che vorranno essere direttamente coinvolte nella festa del baratto.

Siamo in grado di proporre un evento festivo dal forte impatto socioculturale e ricreativo, un evento tra l’altro, non isolato ma inserito in un progetto più vasto e questo può essere molto interessante anche per le amministrazioni comunali.

swissinfo: Non avete pensato che oltre al baratto di storie e oggetti, allo scambio di esperienze tra anziani e giovani potreste usare la formula del baratto anche sul piano della collaborazione finanziaria o quantomeno logistica?

A.L.: È una bellissima osservazione e in effetti potrebbe esserci un baratto garantendo ad esempio l’ospitalità agli artisti in ambiti pubblici o familiari.

Ciò permetterebbe non solo la condivisione di performance ma anche quella di un vissuto umano.

swissinfo, Paola Beltrame, Arzo

I 10 progetti premiati dovranno essere realizzati non oltre la metà di settembre 2008 per venir presentati a San Gallo nel quadro del festival conclusivo del programma Echos, fra il 19 e il 21 dello stesso mese.

Il “Postale del Tempo” è stato concepito e verrà realizzato nell’ambito del Festival di Narrazione di Arzo.

Giunto alla sua ottava edizione il Festival è diventato un luogo di incontro tra culture diverse e ha creato una rete di contatti internazionali nel variegato mondo della narrazione.

Annamaria Lupi ha curato il programma pomeridiano dei “racconti di qui e d’altrove” nella Corte dei miracoli fin dalla prima edizione del festival.

Dalla quarta edizione fa parte del comitato esecutivo occupandosi soprattutto di relazioni pubbliche, ricerca finanze, commissione artistica e coordinamento di progetti diversi.

Il 75% dei 133 progetti presentati al concorso Echos provenivano dalla Svizzera tedesca.
Il 14% da quella Romanda, l’8% dalla Svizzera italiana e il 3% dalla regione Romancia.
La maggior parte dei progetti (60) era dedicata alla musica.

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