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Il villaggio globale sceglie le sette meraviglie mondiali

Il tempio indiano Taj Mahal figura tra i 25 candidati del catalogo mondiale Keystone Archive

Sette capolavori del mondo moderno dovrebbero venir affiancati alle sette meraviglie del mondo antico.

Un regista svizzero ha lanciato una consultazione globale su Internet per scegliere le opere più belle e significative dell’umanità.

Oltre 2’000 anni fa, l’ingegnere greco Filone di Bisanzio propose un catalogo delle sette opere che, ai suoi occhi, rappresentavano le maggiori bellezze architettoniche del mondo. Di queste, oggi rimane soltanto la Piramide di Cheope in Egitto.

L’idea, che da allora ha sempre affascinato l’umanità, è stata ripresa recentemente dal regista svizzero Bernard Weber.

“Si tratta di ridare vita ad un vecchio concetto greco, come è già successo con i Giochi olimpici”, spiega Weber a swissinfo.

25 candidati

Con l’aiuto dell’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni unite che si occupa tra l’altro del patrimonio culturale mondiale, il regista svizzero ha compilato una lista di 17 capolavori dell’umanità.

Dopo la sua pubblicazione su Internet, su richiesta di molti navigatori della grande rete altre 8 opere sono state aggiunte a questo catalogo.

Tra queste bellezze mondiali figura il tempio indiano Taj Mahal, la Statua della Libertà e il Cremlino.

“Questi siti non sono soltanto dei monumenti di pietra”, sottolinea Weber, “ma sollevano anche delle emozioni. Sono delle strutture che evocano qualcosa di mitico.”

Non tutti i capolavori scelti rappresentano delle meraviglie dell’ingegneria, aggiunge il regista svizzero, menzionando a titolo di esempio la Torre di Pisa. “Ma ciò non toglie nulla al suo valore simbolico”.

Potere simbolico

Benché anche alcuni siti religiosi figurino nella sua lista, con la sua iniziativa Weber ha cercato di rinunciare a qualsiasi considerazione di carattere politico o religioso.

“Prima di diventare un luogo di culto musulmano, la moschea Hagia Sofia di Istambul era stata ad esempio una chiesa. Rappresenta quindi un simbolo di fede, ma anche di tolleranza”.

Il potere simbolico e l’impatto sulla coscienza dei popoli costituiscono i criteri più importanti che hanno guidato Weber nella sua scelta.

“Quando l’Opera di Sidney venne inaugurata, è stata la prima volta che ho sentito parlare dell’Australia”, confida Weber. “Questa costruzione ha permesso di situare un intero Continente sulla carta”.

Testimonianze del presente

Secondo Weber, questo progetto può essere considerato la prima vera consultazione globale su Internet. Fino ad oggi, 15 milioni di voti sono giunti da circa 200 paesi sulla grande rete.

I più entusiasti sono stati finora i cinesi che, a gran numero, hanno catapultato la loro Grande Muraglia in cima alla classifica delle meraviglie mondiali.

“Ogni persona che vota ha il diritto di scegliere 7 capolavori. Apparentemente la gente sceglie soprattutto per le opere che conosce meglio”.

Per il regista svizzero, la lista finale dovrebbe permettere di rappresentare soprattutto il presente.

“Le 7 meraviglie mondiali selezionate oggi dovrebbero diventare dei simboli del mondo moderno. Così come le opere scelte 2000 anni fa costituiscono dei simboli del mondo antico”, si augura Weber.

E il regista svizzero non manca di ambizioni: “Se riusciamo a creare dei simboli del rispetto della diversità culturale, allora potremo anche contribuire a gettare le basi di una nuova coscienza globale”.

swissinfo, Scott Capper
(traduzione di Armando Mombelli)

Le sette meraviglie del mondo antico:
Il Colosso di Rodi
Il Tempio di Artemide
La Piramide di Cheope
Il Tempio di Giove
Il Faro di Alessandria
I Giardini sospesi di Babilonia
La Tomba di Mausolo

I principali candidati del mondo moderno:
La Grande Muraglia cinese
Il tempio indiano Taj Mahal
Il palazzo Potala di Lhassa
La città di Timbuctù
La moschea Hagia Sofia
Il Cremlino e la Piazza rossa
Il Colosseo
La Torre di Pisa
La Torre Eifel
Il Palazzo di Versailles
La Statua della Libertà
Le statue dell’Isola di Pasqua
L’Opera di Sydney
L’Empire State Building
Il sito del Machu Picchu
I templi di Angkor Wat

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