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Il vescovo sospende il «parroco ribelle»

Franz Sabo, un parroco critico ma molto amato dai suoi fedeli Keystone

Il vescovo della diocesi di Basilea ha sospeso temporaneamente il prete Franz Sabo a causa dei suoi toni troppo apertamente critici.

Una decisione che oltre al dissenso del diretto interessato ha suscitato il disappunto del consiglio parrocchiale del comune di Röschenz e della Chiesa cattolica svizzera.

Resta confusa la situazione di Franz Sabo, il «parroco ribelle» di Röschenz (canton Basilea Campagna) che si era permesso di criticare, aspramente, a più riprese e pubblicamente, la gerarchia ecclesiastica e il principio del celibato dei preti.

Venerdì, il vescovato di Basilea ha confermato la sospensione – con effetto dal 1. ottobre – della «Missio canonica» a Sabo e la nomina di un altro sacerdote al suo posto.

Da parte sua, Sabo ha confermato di voler comunque celebrare la messa di sabato.

Costernazione da più parti

Da sabato, il prete Franz Kuhn si occuperà delle prediche, in sostituzione di Franz Sabo, che si prenderà una pausa di riflessione di sei mesi, si legge nel comunicato della diocesi di Basilea.

«Rifiuto questa offerta e continuerò a svolgere il mio lavoro», ha però replicato Sabo.

Pure il consiglio parrocchiale di Röschenz ha fatto sapere che non accetta la decisione del vescovato e vuole mantenere il 51enne di origine bavarese. «Il vescovo della diocesi di Basilea non può semplicemente nominare un altro parroco. È un oltraggio all’autonomia comunale», ha indicato il presidente del consiglio Holger Wahl.

Il consiglio regionale della Chiesa cattolica-romana si dice anch’esso costernato per la scelta della diocesi di Basilea: «Sarebbe stato meglio procedere dapprima con una proposta, invece di mettere la comunità parrocchiale di Röschenz di fronte al fatto compiuto», ha affermato il presidente Peter Zwick.

Amato dai suoi fedeli

Il 12 aprile scorso, l’assemblea parrocchiale – all’unanimità delle 415 persone presenti – aveva respinto la decisione della sospensione, mostrando un pieno sostegno nei confronti di Sabo (a Röschenz dal 1998).

Per la comunità parrocchiale del comune basilese, il parroco era particolarmente amato perché sapeva «attirare giovani ed anziani in chiesa».

Alla vicenda, senza precedenti in Svizzera, si porrà forse un termine a fine ottobre, quando si terranno colloqui con il consiglio parrocchiale.

swissinfo e agenzie

Il caso del parroco di Röschenz (che si protrae dal 2003) rappresenta una vicenda senza precedenti nella storia della Chiesa cattolica svizzera.

Dal punto di vista giuridico, la situazione è confusa siccome la legge contempla l’ingaggio ma non il licenziamento di un parroco.

Con la sospensione, il parroco perde il diritto di praticare la “Missio canonica”, ovvero il permesso di esercitare per un fine spirituale.

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