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Il Ticino chiude tutte le scuole

Allievi di una scuola di Stabio (Ticino)
Allievi di una scuola di Stabio (Ticino) leggono le raccomandazioni federali contro il coronavirus. Keystone / Alessandro Crinari

Dopo giorni di discussioni e polemiche il Ticino, primo cantone in Svizzera, ha deciso la chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Anche Vaud e Friburgo sospendono le lezioni.

La decisione figura nel nuovo pacchetto di misureCollegamento esterno – che entreranno in vigore lunedì 16 marzo e che non riguardano solo l’ambito educativo – che si aggiunge ai provvedimenti approvato mercoledì. 

Nuovo pacchetto

Allo scopo di abbattere il numero di contatti interpersonali, che sono la fonte principale del contagio da coronavirus, la pubblica amministrazione ridurrà la sua attività e saranno erogati solo i servizi al pubblico prioritari.

Disposizioni analoghe, che sono ancora in fase di elaborazione, sono previste per l’economia privata, che viene invitata dalle autorità cantonali a garantire solo le prestazioni di base. In proposito le associazioni dell’edilizia, riscontrata la difficoltà di disporre di organici completi (alla luce anche dei controlli alle frontiere) e di rifornirsi dei materiali indispensabili, avevano già proposto la chiusura dei cantieri.

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Marcia indietro sulla scuola

Le lezioni vengono quindi sospese anche per le scuole dell’obbligo (quelle post-obbligatorie e le università erano già chiuse). A tal proposito Bellinzona, che finora aveva rinviato questa decisione per evitare i contatti tra i minorenni e i nonni che li avrebbero dovuti accudire, sottolinea che le restrizioni adottate potranno favorire la cura dei bimbi da parte dei loro genitori. In ogni caso, fa sapere sempre il Cantone, da martedì 17 marzo “sarà garantito presso le sedi scolastiche un servizio di accudimento per gli allievi che per ragioni famigliari non possono restare a casa”.

La marcia indietro del governo ticinese, che fino a giovedì aveva invitato i Comuni refrattari a uniformarsi alle direttive cantonali, è stata dettata dal precipitare degli eventi. Nelle ultime ore diversi paesi europei, tra cui Germania, Francia, Belgio e Liechtenstein, hanno deciso di chiudere le scuole e altre misure restrittive mentre a livello cantonale l’Ordine dei medici e l’Ente ospedaliero cantonale (e Clinica di Moncucco) hanno fatto pressioni su Bellinzona affinché facesse la stessa cosa.

Situazione a livello federale

Nel pomeriggio sono attese novità da parte della stessa Confederazione che sta aggiornando la sua strategia di contrasto alla pandemia. Intanto anche altri cantoni – Vaud e Friburgo – hanno deciso la chiusura degli istituti scolastici.

Intanto in Svizzera è stata superata la soglia di mille contagi: l’Ufficio federale della sanità pubblica ha indicato venerdì a mezzogiorno 1’125 casi (+267), di cui quattro in realtà nel Principato del Liechtenstein. In Ticino le persone infettate sono salite a un totale di 215 (+35). Seguono Vaud (211 casi), Zurigo (103), Basilea Città (92) e Ginevra (84).

Sono per ora sette le persone morte (tre in Ticino – di cui due nelle ultime 24 ore – due a Basilea Campagna, uno a Basilea Città e uno in Canton Vaud).

-i numero di contagi nel Mondo aggiornati dall’Università Johns HopkinsCollegamento esterno

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