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Il riflusso dei verdi in Europa

Joschka Fischer, ministro degli esteri e figura trainante dei verdi tedeschi. www.jeunes-europeens.org

I partiti ecologisti europei registrano da qualche anno un movimento di riflusso e partecipano ormai a un solo governo, in Germania.

Nella società, le preoccupazioni ambientali hanno lasciato il posto a quelle economiche.

Dopo una prima fase d’insediamento negli anni ’80, i partiti verdi europei hanno conosciuto un periodo fiorente soprattutto nella seconda metà degli anni ’90. Questa fase è però terminata, anche se esistono ancora partiti ecologisti in tutti i paesi dell’Unione europea (Ue).

Il loro peso politico non è omogeneo


“I verdi sono presenti in 17 parlamenti europei”, sottolinea Arnold Cassola, segretario generale del gruppo dei Verdi all’europarlamento. “Siamo la quarta famiglia politica europea dopo i socialisti, i democristiani e i liberali.”

Ma il loro peso politico varia molto da un paese all’altro: “I Verdi sono bene insediati nel centro dell’Europa – Benelux, Svizzera, Germania, Austria, Finlandia – nota il politologo belga Pascal Delwit.

“Ma in certi paesi come l’Italia e la Grecia sono deboli o inesistenti, mentre in Francia la loro situazione è difficile. In Gran Bretagna, Danimanrca e Norvegia il partito è molto debole. Dal canto loro, i nuovi paesi dell’Europa centrale non hanno un partito verde degno di questo nome.”

Alla fine degli anni ’90, i Verdi partecipavano al governo in cinque paesi: Finlandia, Italia, Francia, Germania e Belgio. Oggi sono presenti a livello esecutivo soltanto in Germania.

Secondo Delwit, questa situazione si spiega con il fatto che i cittadini europei sono oggi più preoccupati per la situazione socio-economica – impiego e pensioni – e per le questioni legate alla sicurezza. L’ambiente è passato in secondo piano.

I Verdi tedeschi restano la locomotiva degli ecologisti europei

Questo si spiega con il fatto che appartengono a un grande paese dell’Ue. Per l’aspetto finanziario, possono contare sull’appoggio di una Fondazione tedesca. Membro del governo dal 1998, possono appoggiarsi su una figura emblematica come il ministro degli esteri Joschka Fischer. Altro personaggio di spicco, l’ex sessantottino Daniel Cohn-Bendit, presidente del gruppo dei Verdi all’europarlamento.

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