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Il prezzo di Schengen per l’aeroporto di Zurigo

Unique dovrà centralizzare i controlli dei passeggeri e dei loro bagagli a mano in un unico stabile Keystone

L'entrata in vigore degli accordi di Schengen costerà più di 170 milioni di franchi all'aeroporto di Zurigo. I controlli di sicurezza saranno centralizzati e il terminal B rientrerà in servizio.

Gli adattamenti implicheranno un aumento delle tasse aeroportuali di circa 4 franchi per i passeggeri. Nessun rincaro è invece previsto allo scalo di Ginevra.

In seguito all’entrata in vigore degli accordi di Schengen, probabilmente nell’ottobre 2008, gli aeroporti rappresenteranno l’unica frontiera della Svizzera.

Sarà così necessario suddividere i viaggiatori degli Stati dell’area Schengen e gli altri, ha spiegato martedì Unique, la società responsabile della gestione dello scalo zurighese. In parallelo, le norme di sicurezza diverranno sempre più severe.

Per far fronte a queste esigenze, Unique dovrà centralizzare i controlli dei passeggeri e dei bagagli a mano nel vecchio terminale B, chiuso nell’agosto 2003 e da allora convertito in centro congressuale.

La nuova zona dedicata ai controlli dovrebbe poter essere operativa per la fine del 2009.

Tasse in aumento

Nei prossimi tre anni, i costi della cosiddetta “eurocompatibilità” per Zurigo-Kloten raggiungeranno complessivamente i 300 milioni di franchi: 173 milioni sono direttamente legati a Schengen, 128 milioni riguardano invece le nuove norme di sicurezza.

Solo nel 2007, ha spiegato Josef Felder, direttore di Unique, i costi per la sicurezza aumenteranno di 25 milioni.

Poiché né la Confederazione, né l’Unione europea contribuiscono alle spese legate a Schengen o alle nuove misure per la sicurezza, un aumento delle tasse è “inevitabile”, secondo l’aeroporto di Zurigo: sarà di 3 franchi per i passeggeri in transito e di 4,50 franchi per gli altri.

I tributi ammonteranno quindi rispettivamente a 24,50 franchi e a 41,50 franchi.

Status quo a Ginevra

Al contrario, lo scalo di Ginevra-Cointrin non prevede alcun aumento delle tasse a causa di Schengen, indica il suo portavoce Philippe Roy. Nessuna manovra del genere è prevista per il 2007 e “molto probabilmente” non lo sarà nemmeno l’anno prossimo.

Nel caso dell’aeroporto ginevrino, che vuole mantenere la sua immagine di scalo a buon mercato e restare competitivo per le compagnie “low cost”, le tasse rimarranno dunque a 19 franchi per tutti i viaggiatori.

Secondo il portavoce, il buon numero di passeggeri e l’aumento degli utili commerciali dovrebbero permetterlo. Entro il 2009, Ginevra-Cointrin intende ingrandire le proprie strutture investendo fino a 60 milioni di franchi.

Questo importo comprende anche gli adattamenti legati a Schengen e quelli sulle nuove norme di sicurezza, che in questo caso non sono stati indicati separatamente.

Scalo bi-nazionale

A Basilea-Mulhouse, scalo franco-elvetico, già esiste la suddivisione tra lo spazio Schengen e quello internazionale, ha spiegato la portavoce Vivienne Gaskell. L’aeroporto non dovrà quindi effettuare importanti investimenti per adattare le proprie infrastrutture.

Tuttavia, a causa dei costi dovuti alla sicurezza che hanno preso l’ascensore anche a Basilea, le tasse passeggeri potrebbero incrementare a partire dal 2008.

swissinfo e agenzie

Nel 2006 l’aeroporto di Zurigo è stato utilizzato da 19,2 milioni di passeggeri.
4 milioni di passeggeri sono invece transitati dallo scalo di Basilea.
9.96 milioni da quello di Ginevra-Cointrin.

I cittadini svizzeri hanno accettato gli accordi bilaterali di Schengen-Dublino tramite la votazione popolare del 5 giugno 2005 (54.6% di sì).

L’accordo di Schengen abolisce i controlli sistematici dei passaporti alle frontiere. Inoltre, grazie alla base dati europea SIS, la lotta alla criminalità internazionale dovrebbe poter essere rafforzata.

L’accordo di Dublino concerne il settore dell’asilo e la cooperazione internazionale in questo ambito. Un richiedente d’asilo potrà presentare una sola domanda nell’insieme dei paesi aderenti.

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