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Il passaporto biometrico sbarca anche in Svizzera

Nel passaporto biometrico saranno registrate anche due impronte digitali del detentore Keystone

Tra gli ultimi paesi in Europa, dal 1° marzo anche la Svizzera introdurrà definitivamente il passaporto biometrico, sul quale sono registrati elettronicamente i dati personali. Una quarantina di centri di registrazione verranno aperti entro tale data in tutto il paese.

Dal 1° marzo solo i cittadini della Bosnia-Erzegovina e della Bielorussia non disporranno ancora in Europa dei nuovi documenti di identità. Seguendo l’esempio di tutti gli altri paesi europei, anche la Svizzera entrerà nell’era del passaporto dotato di un microchip.

Gli Stati membri dello Spazio di Schengen avevano già adottato il passaporto biometrico dall’agosto del 2006. La Confederazione, che vi ha aderito soltanto nel dicembre 2008, aveva ottenuto un margine di tempo supplementare per adeguarsi a sua volta.

Presentati martedì a Zurigo, i nuovi apparecchi di registrazione dei dati elettronici – una fotografia, due impronte digitali e la firma del detentore – dovrebbero funzionare senza problemi dal prossimo 1° marzo.

“Tocchiamo ancora ferro, ma tutto procede per il verso giusto e dovremmo farcela nei tempi previsti”, ha indicato il responsabile del progetto Markus Waldner, collaboratore dell’Ufficio federale di polizia (fedpol).

Voto di misura

Il passaporto biometrico aveva rischiato l’anno scorso di non superare la prova delle urne. La sua introduzione era stata infatti combattuta da un referendum popolare lanciato dal Partito ecologista svizzero. Il 17 maggio 2009, il 50,14% degli svizzeri avevano però accettato il nuovo documento.

A sollevare maggiori riserve presso la popolazione era stata la decisione di registrare tutti i dati elettronici in un sistema d’informazione centralizzato. Secondo gli oppositori al progetto, questi dati potrebbero venir utilizzati in futuro quale strumento di controllo dei cittadini.

Dalla campagna era inoltre emerso che gli svizzeri sarebbero piuttosto contrari all’adozione di una carta d’identità contenente a sua volta dati biometrici. Il governo, che aveva dapprima ventilato questa possibilità, sembra per il momento disposto a rinunciarvi.

Nuove procedure

Con la messa in circolazione del “passaporto 10”, una designazione legata all’anno della sua introduzione, le autorità hanno deciso di modificare diverse procedure. In primo luogo, i nuovi documenti personali non verranno più rilasciati dalle amministrazioni comunali, ma soltanto dagli appositi centri cantonali di registrazione.

Il loro numero varia da un cantone all’altro. A Zurigo, ad esempio, ve ne saranno due, a Ginevra uno, a Berna sette e in Ticino sei. I richiedenti dovranno inoltre fissare un appuntamento, prima di presentarsi dinnanzi agli uffici.

I dati personali per l’iscrizione potranno venir comunicati anche via internet, oltre che per telefono. Il centro di registrazione di Zurigo dispone di sei cabine di registrazione dei dati.

Niente sorrisi

Il richiedente ha il diritto di scegliere la fotografia che preferisce. Come in passato, rimane tuttavia proibito sorridere. “È infatti più facile riprodurre e impiegare per i controlli un’immagine neutra”, spiega Philipp Bättig, specialista della fedpol. “Non è invece vietato mettere in mostra un volto amichevole”.

Le persone di età superiore a 12 anni devono inoltre fornire le loro impronte digitali, premendo i due indici su uno scanner. La firma viene eseguita tramite una penna elettronica. Coloro che incontrano alcune difficoltà di fronte a questa nuova tecnica, possono iscrivere il loro nome su un foglio: la firma verrà in seguito digitalizzata.

Salvo in casi urgenti, il nuovo passaporto viene recapitato nel giro di una decina di giorni. La durata massima di validità è di dieci anni per le persone di età superiore ai 18 anni e di 5 anni per i più giovani.

Sicurezza garantita

I responsabili di fedpol hanno messo l’accento sulla sicurezza dei dati registrati sul microchip. “Chiavi crittografiche rendono impossibile la lettura tramite altri apparecchi”, spiega Markus Waldner. “Qualsiasi tentativo di modificare o copiare i dati verrebbe inoltre rilevato al momento del controllo del passaporto”.

A suo avviso, i casi di “clonaggio” citati in passato dai media sarebbero dovuti ad apparecchi di lettura mal regolati. “Copie simili sono impossibili in Svizzera”, afferma il funzionario. Solo i paesi autorizzati da Berna potranno inoltre accedere ai dati elettronici.

Introdotto per la prima volta nel 1915, il passaporto svizzero è stato modificato da allora sei volte, di cui tre dal 2003. A detta di Markus Waldner, in futuro si possono prevedere dei cicli di 5 a 10 anni.

Ariane Gigon, Zurigo, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento Armando Mombelli)

Il 17 maggio 2009, il 50,14% degli svizzeri hanno accettato l’introduzione del nuovo passaporto biometrico, che permetterà alla Svizzera di adeguarsi alle disposizioni del Trattato di Schengen.

Il nuovo documento di identità, che sarà messo in circolazione dal 1° marzo 2010, contiene un microchip, sul quale vengono registrati elettronicamente i dati personali, tra cui un’immagine del viso e due impronte digitali.

Un apposito apparecchio permette di leggere questi dati e di confrontarli con il viso e le impronte digitali della persona che esibisce il passaporto.

La modifica di legge approvata dal popolo prevede anche l’archiviazione di tutti i dati del passaporto nel Sistema d’informazione sui documenti d’identità (ISA), creato nel 2003.

Gli attuali modelli di passaporto, ossia il passaporto 03 e il passaporto 06 con fotografia registrata elettronicamente, possono essere richiesti ancora fino al 15 febbraio 2010. Questi documenti rimangono validi fino alla loro data di scadenza.

Il passaporto 10 può essere richiesto presso le autorità di rilascio dei documenti d’identità a partire dal 24 febbraio. Tra il 15 e il 24 febbraio, per permettere l’adeguamento alle nuove procedure, nessuna domanda di rilascio sarà trattata dagli uffici competenti.

Per ottenere il nuovo passaporto, occorre fissare un appuntamento presso i nuovi uffici di registrazione. I cittadini svizzeri residenti all’estero devono rivolgersi alle rappresentanze diplomatiche del loro paese di residenza. Il documento viene recapitato all’estero nel giro di circa un mese.

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