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Il Papa è morto

Giovanni Paolo II alla finestra di piazza San Pietro Keystone

Giovanni Paolo II è deceduto in Vaticano sabato alle 21.37, all'età di 84 anni. Il pontefice aveva rifiutato un nuovo ricovero in ospedale.

Da giovedì, i fedeli di tutto il mondo hanno pregato con fervore per accompagnare il Papa nella sua ultima prova.

Già in mattinata, fonti vaticane avevano fatto sapere che era clinicamente accertato che Wojtyla non ce l’avrebbe fatta a superare anche questa durissima sfida, causata dall’avanzamento – ormai più che decennale – del morbo di Parkinson e da un semplice raffreddore che gli ha provocato i gravi disagi degli ultimi due mesi.

Dopo una lenta e inesorabile agonia, il Santo Padre si è spento sabato alle 21:37 a Roma all’età di 84 anni.

L’annuncio del decesso è stato fatto dal portavoce vaticano, Joaquin Navarro Valls, il quale ha aggiunto che «si sono messe in moto tutte le procedure previste nella Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis” promulgata da Giovanni Paolo II il 22 febbraio del 1996».

Come tradizione vuole, il Portone di bronzo di Piazza San Pietro è stato chiuso a metà e le campane hanno suonato rintocchi a martello.

Progressivo peggioramento

Già nel tardo pomeriggio di venerdì, il Vaticano aveva annunciato che le condizioni generali e cardio-respiratorie di Giovanni Paolo II si erano drammaticamente deteriorate.

Come comunicato da Joaquin Navarro-Valls, il Papa aveva dapprima manifestato una marcata ipotensione arteriosa, mentre il respiro era diventato superficiale. Il bollettino medico indicava inoltre un’insufficienza renale e cardio-circolatoria.

Qualche ora prima, Navarro-Valls aveva dichiarato che il papa aveva ricevuto alla vigilia il “Santo Viatico”, la comunione concessa ai malati prossimi alla morte.

“Via Crucis”

Vittima giovedì in serata di un brusco attacco febbrile causato da un’infezione urinaria, Giovanni Paolo II ha rifiutato una nuova ospedalizzazione dopo i due ricoveri in febbraio e marzo al Policlinico Gemelli di Roma in seguito a problemi respiratori.

Joaquin Navarro-Valls, consigliere e persona molto vicina al Papa, aveva indicato che il Pontefice, quando era ancora cosciente, aveva chiesto una lettura della “Via Crucis”, il testo che narra le ultime ore di Gesù Cristo.

Le preghiere dei fedeli

I fedeli di tutto il mondo si sono recati nelle chiese per accompagnare con le preghiere l’ultimo viaggio del Santo Padre. Il fervore è particolarmente grande in Polonia, il suo paese natale.

Decine di migliaia di pellegrini si sono inoltre raccolti sulla piazza San Pietro, sotto alla finestra da cui il Pontefice si affacciava ogni domenica per la benedizione dell’Angelus.

Subito dopo l’annuncio del decesso, il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato Vaticano, ha intonato sulla piazza il «De Profundis» per Giovanni Paolo II.

Oltre ai cattolici di Roma e di tutta Italia, milioni di persone nel mondo intero hanno pregato per il Papa, che nel suo lungo pontificato ha viaggiato per tutto il pianeta e teso le mani a tutte le religioni.

swissinfo e agenzie

18 maggio 1920: Karol Jozef Wojtyla nasce a Wadowice (Polonia)
Ottobre 1942: inizio dei corsi di seminarista.
1. novembre 1946: Wojtyla è ordinato prete.
4 luglio 1958: diventa vescovo ausiliare di Cracovia.
30 dicembre 1963: nominato come arcivescovo di Cracovia.
28 giugno 1967: il papa Paolo VI lo nomina cardinale.
16 ottobre 1978: diventa papa con il nome di Giovanni Paolo II.

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