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Il Pakistan ribadisce l’interesse per i blindati svizzeri

Samuel Schmid sfila davanti alla guardia d'onore pachistana Keystone

A Islamabad, il ministro della difesa Samuel Schmid ha ricordato alle autorità pachistane che la vendita dei vecchi blindati M113 dell'esercito svizzero non è più all'ordine del giorno.

Nel corso di un viaggio ufficiale di due giorni, il programma del ministro elvetico prevede delle discussioni sui problemi di sicurezza nella regione e la visita della zona colpita dal terremoto nel 2005.

In un comunicato diramato lunedì, il Dipartimento federale della Difesa (DDPS) indica che le autorità pachistane hanno nuovamente sottolineato la loro intenzione di utilizzare i carri elvetici esclusivamente nell’ambito di operazioni per il mantenimento della pace sotto l’egida dell’Onu. Si sono inoltre dichiarate disposte a sottomettersi a controlli da parte delle autorità svizzere.

Schmid ha tuttavia spiegato loro che il Consiglio federale in marzo, in seguito a un’ondata di polemiche, aveva scartato il progetto di vendere a Islamabad 736 carri M113 per un valore totale di 40 milioni di franchi.

Lotta al terrorismo

In giornata, il consigliere federale ha avuto colloqui con il presidente pachistano Pervez Musharraf, con il quale ha discusso di lotta al terrorismo. Il capo dello Stato pachistano ha rilevato la necessità di uno sviluppo economico e sociale per poter prevenire il terrorismo.

Schmid ha incontrato anche il primo ministro Shaukat Aziz. Quest’ultimo ha auspicato un “piano Marshall” per favorire la stabilità del vicino Afghanistan, aggiunge il DDPS nella nota. Il Pakistan accoglie attualmente circa tre milioni di profughi afghani.

Con l’omologo Rao Sikandar Iqba, il ministro della difesa elvetico ha infine evocato la possibilità di formare ufficiali pachistani in Svizzera.

Le conseguenze del sisma

Martedì Samuel Schmid, si reca a Balakot, città distrutta dal terremoto dell’ottobre 2005, dove la Svizzera, tramite la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), si è impegnata negli aiuti urgenti e nella ricostruzione.

La DSC è attiva in Pakistan da più di 40 anni. Attualmente sono circa una trentina i progetti sostenuti dalla DSC sul posto grazie ad un budget annuale che si aggira attorno ai 14 milioni.

Tensione

La visita del consigliere federale si svolge in un clima piuttosto teso. Lunedì, l’armata pachistana ha ucciso un’ottantina di presunti terroristi islamici riuniti in una scuola coranica all’interno di una zona tribale, ha affermato un alto responsabile dei servizi di sicurezza locali.

Secondo la versione ufficiale proveniente da Islamabad, la scuola serviva da campo d’addestramento per i terroristi.

swissinfo e agenzie

Il Pakistan si estende su una superficie di 796’095 km2. Ciò rappresenta una superficie doppia rispetto alla Germania e alla Svizzera riunite.
Il paese confina con la Cina, l’Afghanistan, l’India e l’Iran.
Più del 90% die quasi 154 milioni di abitanti sono musulmani. Il Pakistan è il terzo paese islamico più grande al mondo.

Entro il 2010, l’esercito svizzero intende liquidare materiale inutilizzato per un valore di circa 10 miliardi di franchi. Questo materiale comprende anche 1200 blindati leggeri M109 e M113. Alcuni di questi carri hanno più di 40 anni.

L’anno scorso, la Confederazione avrebbe voluto vendere 180 M113 agli Emirati Arabi Uniti (EAU) che prevedevano di rivenderli all’Iraq. L’affare ha però suscitato numerose polemiche in Svizzera e nel marzo del 2006 il governo ha deciso d’inasprire le procedure d’autorizzazione per l’esportazione del materiale di guerra.

Le previste vendite agli EAU, come quelle al Pakistan, sono così state annullate. Il governo ha pure deciso di eliminare 500 M113, che saranno smantellati in Svizzera. L’acciaio e l’alluminio ricavati verranno riciclati.

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