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Il mondo dello sci secondo Gian Franco Kasper

Secondo Gian Franco Kasper (nella foto) la nuova stagione di Coppa del mondo è già lanciata Keystone

A fine ottobre, sul ghiacciaio austriaco di Sölden si aprirà la nuova stagione di Coppa del mondo di sci.

In vista delle gare, swissinfo ha incontrato lo svizzero Gian Franco Kasper, da cinque anni presidente della Federazione internazionale di sci (FIS).

Dalla vetrata del suo ufficio sui bordi del lago di Thun, Gian Franco Kasper si gode lo splendido panorama di fronte a lui: Eiger, Mönch e Jungfrau. Il presidente della FIS è sereno.

Eletto a questa carica in occasione del congresso della FIS di Praga, nel 1998, il grigionese è convinto che la nuova stagione sia ormai lanciata.

swissinfo: Gian Franco Kasper, qual è il bilancio dei suoi 5 anni alla testa della FIS?

Gian Franco Kasper: Abbiamo introdotto molte nuove forme di competizione. Sia per lo sci alpino che per le specialità nordiche come lo sci di fondo. Penso in particolare alle liste di partenza invertite in discesa o super-G, alle partenze in massa od agli sprint nel fondo.

Abbiamo inoltre professionalizzato completamente le nostre strutture. Una tappa necessaria, visto che atleti e media lo erano da un pezzo.

Le varie gare non sono più organizzate dagli appassionati delle diverse località che le ospitano, ma da professionisti che seguono il circuito. Ciò garantisce coerenza e costanza irreprensibili.

Cerchiamo continuamente di introdurre correzioni o miglioramenti per adattare il nostro sport all’epoca attuale. Preferiamo questo adattamento continuo ad una brutale rivoluzione.

swissinfo: In passato avevate evocato l’idea di una televisione propria alla FIS. A che punto è il progetto?

G.F.C: Esiste tutt’ora. Ma abbiamo dovuto temperare i nostri ardori dopo gli enormi problemi riscontrati da grandi gruppi mediatici come il tedesco Kirch.

Ora siamo in fase di negoziato avanzato con una catena televisiva già esistente per fare in modo che in inverno si possa avere un canale consacrato allo sci. Ma tutto è ancora in gioco.

D’altra parte disponiamo sempre di un contratto globale con l’Eurovisione valido fino ai mondiali del 2009. Ciò ci permette di guardare al futuro con una certa serenità dal punto di vista finanziario. Una sicurezza che conforta pure i nostri sponsor principali.

A livello televisivo, la sfida principale resta quella di una maggior coordinazione delle nostre competizioni, per evitare di crearci della concorrenza in casa. Ad esempio, i concorsi di salto con gli sci si svolgeranno la sera e vorremmo riportare a quindici minuti il tempo d’attesa tra le due manches delle gare di sci alpino.

swissinfo: E internet?

G.F.C: Al momento non abbiamo intenzioni di sviluppare ulteriormente la nostra offerta. Probabilmente cercheremo tuttavia di mettere un po’ più l’accento sullo svolgimento delle competizioni. L’esperienza ci ha mostrato che molti internauti si connettono per seguire la corsa in diretta.

Già oggi, molti seguono i passaggi dei concorrenti in tempo reale grazie ad un cronometro. La nostra idea è quella di proporre un percorso virtuale, dove un puntino, che rappresenta lo sciatore, si sposta con il procedere della gara.

swissinfo: La stagione di sci sta per iniziare sul ghiacciaio austriaco di Sölden. Un appuntamento importante?

G.F.C: Certo. Negli ultimi cinque anni ci ha sempre permesso di inaugurare la Coppa del mondo in modo ottimale.

Quest’anno la situazione è più delicata: dopo la torrida estate, a Sölden manca ancora la neve e le competizioni non possono svolgersi sul ghiaccio.

Ma le più importanti finestre mediatiche per il nostro mondo restano olimpiadi e mondiali.

swissinfo: Qual è il suo giudizio dei mondiali dello scorso anno, svoltisi a San Moritz?

G.F.C: Semplicemente perfetti. Non lo dico perché sono originario di quella zona, ma perché tutto è davvero funzionato alla meraviglia. Spero che Bormio potrà fare altrettanto bene nel 2006.

Si tratta di appuntamenti fondamentali per il nostro sviluppo. Ad esempio in Asia, con il mercato cinese che si sta aprendo e potrebbe esplodere in un futuro prossimo.

La nostra federazione, che già conta 102 Stati membri, dovrebbe ulteriormente allargarsi: recentemente l’Iraq ha inoltrato la sua domanda d’adesione.

swissinfo: Evochiamo infine un problema che incancrenisce molti sport, tra i quali lo sci: il doping. Come lotta la FIS contro questo flagello?

Sci alpino, freestyle o salto con gli sci non creano particolari grattacapi. Ma i casi nello sci di fondo scoperti durante i recenti giochi olimpici hanno rischiato di rovinare l’intera disciplina.

Come Federazione, cerchiamo di educare gli atleti e moltiplichiamo il numero dei test. Collaboriamo in modo molto stretto con l’Agenzia mondiale antidoping (AMA) e, nel corso del prossimo inverno, investiremo quasi un milione di franchi in questa campagna.

Ma non bisogna illudersi: la battaglia è lungi dall’essere vinta. Facciamo del nostro meglio. E ciò anche se la maggior parte dei casi che smascheriamo finiscono davanti ad un tribunale, rivelandosi quindi particolarmente onerosi.

Intervista a cura di Mathias Froidevaux, swissinfo
(Traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)

Gian Franco Kasper è alla testa della Federazione internazionale di sci (FIS) nel maggio 1998;
La FIS ha sede a Oberhofen, nel canton Berna, e conta 102 Stati membri;
Budget d’esercizio: 40 milioni di franchi svizzeri.

La stagione ufficiale di Coppa del mondo di sci alpino dovrebbe partire il 25/26 ottobre sul ghiacciaio di Sölden in Austria.

Gian Franco Kasper, nato nel 1944 a San Moritz, è presidente della Federazione internazionale di sci.

Prima della nomina alla testa della FIS, ne era stato il segretario generale per 23 anni.

Durante i giochi olimpici di Sydney del 2000 è stato eletto a membro del Comitato internazionale olimpico (CIO).

Dal primo gennaio 2003, Gian Franco Kasper è pure membro esecutivo dell’AMA, l’Agenzia mondiale antidoping.

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