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Il Cisalpino? Un treno chiamato desiderio…

Ritardi e guasti, Cisalpino nell'occhio del ciclone degli utenti Keystone

"Rien ne va plus". Da giovedì 8 gennaio sulla linea ferroviaria Basilea-Milano via Lötschberg, non circola più il pendolino, il treno ad assetto variabile della Cisalpino. Troppi disagi per gli utenti, che si sfogano sul sito di protesta "cessoalpino.com".

Gli episodi che punteggiano la serie nera del Cisalpino, non si contano più. L’ultimo, in ordine di tempo, pochissimi giorni fa, il 4 gennaio: due ore per compiere la tratta Milano-Lugano, ossia il doppio del previsto.

I convogli della Cisalpino SA – affiliata delle FFS e di Trenitalia – provocano regolarmente grattacapi alle FFS. Negli ultimi anni ripetute avarie, guasti, cancellazioni e ritardi hanno perturbato i viaggi sugli assi del San Gottardo e del Sempione.

Le FFS hanno così deciso di prendere il toro per le corna: da giovedì 8 gennaio sulla linea ferroviaria Basilea-Milano via il Lötschberg non circolano più i treni ad assetto variabile della Cisalpino e sul percorso Basilea-Domodossola circoleranno solo locomotive e vetture delle FFS. “La misura – conferma a swissinfo Renzo Cicillini, portavoce di Cisalpino – è temporanea e nel frattempo chi vorrà recarsi verso Milano dovrà cambiare treno nella cittadina piemontese e utilizzare un´altra composizione”.

Per risolvere almeno in parte gli annosi problemi dell’ETR 470 sulla linea del Gottardo le FFS hanno deciso di mettere a disposizione convogli di sostituzione nel caso in cui il Cisalpino giungesse in Svizzera con oltre dieci minuti di ritardo. Da Lugano, dunque, sono pronti a partire treni d’emergenza, nell’attesa che il nuovo modello ETR 610 del produttore francese Alstom (che nel 2000 ha rilevato l’attività del ramo dal gruppo Fiat) faccia finalmente la sua apparizione.

La storia infinita dei guai di Cisalpino

I frequenti guasti dovrebbero però diventare solo un brutto ricordo. E’ quanto promette Alain Barbey, il grand patron della “joint-venture” fra FFS e Trenitalia. Ma quali sono le origini di tutte queste disfunzioni?

“Il ritardo nella consegna dei nuovi pendolini da parte della ditta produttrice – spiega ancora swissinfo Renzo Cicillini – comporta per la nostra società considerevoli problemi. Al momento dobbiamo operare con materiale rotabile esistente preso a noleggio da FFS e da Trenitalia”.

“La situazione attuale – continua – è il risultato di un insieme di fattori. Il nuovo orario ferroviario in Italia, con la messa in servizio dell’Alta Velocità e le modifiche al traffico regionale nel Bel Paese, ci pongono di fronte a grosse sfide”.

Ma c’è, in realtà, dell’altro: da Milano i treni che partono per la Svizzera sono come Cenerentola, arrivano per ultimo. In base alle priorità della Stazione centrale nella gestione del traffico ferroviario e dei ritardi, partono prima i treni diretti a Roma, poi quelli regionali e, da ultimo, quelli in direzione della Svizzera. Su questo punto, però, Treinitalia tace.

Un’immagine da difendere

Sull’attuale destino di Cisalpino pesano diversi fattori, a cominciare dal complesso trasferimento da Milano Martesana a Milano Greco dell’officina per la manutenzione in Italia. “Durante questo periodo – puntualizza Cicillini – la manutenzione e le riparazioni ai nostri treni ETR 470 potranno subire alcuni ritardi”.

Tra le misure già prese per fare fronte ai problemi, per esempio, il potenziamento del personale: aumento della propria presenza a bordo dei treni e presso le officine di manutenzione, affinché si proceda a controlli supplementari sulla qualità. A Milano Greco è stato organizzato un “team” di 30 persone che – 24 ore su 24 – garantisce la manutenzione dei treni.

Ma questa situazione non rischia di compromettere l’immagine di Cisalpino e la collaborazione italo-svizzera? “Abbiamo un ottimo rapporto – evidenzia Cicillini – sia con FFS che con Trenitalia, dalle quali riceviamo sostegno e supporto. Anche noi siamo irritati per il ritardo nella consegna dei nuovi treni. Tuttavia con gli ETR 610 e una strategia orientata al cliente, Cisalpino riguadagnerà terreno sul fronte del servizio e dell’immagine”.

“cessoalpino”: la protesta corre sui binari del web

L’esasperazione per disagi e disfunzioni ha alimentato la creatività degli internauti che hanno dato vita ad un sito non ufficiale e informale dal titolo, passateci l’eufemismo, non proprio elogiativo per Cisalpino: “cessoalpino”. Più esplicito e irriverente di così…

L’obiettivo principale, assicurano i promotori, è la raccolta di statistiche sulla base delle segnalazioni e degli utenti. Dal 2007 al 2008 risulterebbe dunque che i ritardi sono stati in media di 28 minuti, hanno interessato l’11,2% degli oltre 6 mila convogli, di cui ne sono stati soppressi 83. I ritardi maggiori si verificano quando i treni arrivano dall’Italia.

E se il sito ufficiale di Cisalpino invita gli utenti a diventare membri del club (che prevede premi, vantaggi, raccolta punti), gli animatori di “cessoalpino.com” – per nulla impressionati – hanno creato i loro gadget: magliette e tazze.

swissnfo, Françoise Gehring, Lugano

Bersagliata da critiche, l’azienda si dice estremamente rammaricata. Cisalpino assicura che “le richieste e i reclami dei clienti vengono accolti e rimborsati generosamente”.

A Lugano è stato inoltre organizzato un servizio di assistenza per coordinare e per assistere i passeggeri nel trasbordo.

A causa del cambio forzato a Domodossola, fino al 31 marzo Cisalpino rimborsa il 30% del prezzo dei biglietti internazionali se il ritardo supera i 45 minuti. I viaggiatori dovranno inviare il titolo di trasporto al servizio alla clientela della società.

7.11.2008: La mancata commutazione di un Cisalpino al momento del passaggio dalla rete italiana e quella svizzera, ha creato un cortocircuito e causato una panne alla stazione internazionale di Chiasso.

22.12.2008: La galleria di base del Lötschberg bloccata per due ore a causa di un convoglio in panne nella stazione di soccorso di Ferden, all´interno del tunnel. La sua chiusura ha provocato notevoli disagi.

27.12.2008: Soppresso un treno tra Briga e Basilea a causa di problemi alla locomotiva. Nella località vallesana, i passeggeri sono stati invitati a prendere un InterCity sostitutivo diretto a Romanshorn, il che ha allungato il viaggio di 20 minuti.

Le FFS aspettano da due anni i più moderni ETR 610 del produttore francese Alstom, che nel 2000 ha rilevato l’attività del ramo dal gruppo Fiat. I test realizzati finora hanno dato esito positivo.

Due convogli dovrebbero iniziare a circolare dalla prossima primavera, entro il mese di giugno. Gli altri dodici dovrebbero entrare in servizio entro la fine del 2009. La loro manutenzione avverrà sia a Milano sia a Ginevra.

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