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Il bioetanolo, alternativa verde alla benzina

L'ex-Mister Svizzera Renzo Blumenthal è stato il primo a fare il pieno di E85 Keystone

Recentemente è stato aperto in Svizzera il primo distributore di bioetanolo (E85). Rispetto ai carburanti tradizionali, l'E85 genera l'80% in meno di CO2.

Dal punto di vista ecologico il bioetanolo suscita ancora alcuni interrogativi. Il futuro di questo biocarburante è nelle mani dei politici, a cui spetta la decisione sulla sua imposizione fiscale.

La prima stazione di servizio elvetica che propone il bioetanolo è stata inaugurata lo scorso mese di luglio a Winterthur, nel canton Zurigo. Questo biocarburante è un alcol ottenuto dalla fermentazione di prodotti agricoli – quali le patate, le bietole, la canna da zucchero, i cereali – oppure può essere estratto da biomasse di tipo cellulosico.

Prima di poterlo usare come carburante per motori, deve essere miscelato con almeno il 15% di benzina.

A tentare l’avventura sono la catena di stazioni di servizio Agrola, in collaborazione con Alcosuisse – il centro di profitto della Regia federale degli alcool – e con l’azienda automobilistica svedese Saab.

Attualmente, in Svizzera circolano un paio di dozzine di automobili a combustione ecologica che possono funzionare sia con E85 che con la sola benzina senza piombo. Il loro costo supera di soli 1000 franchi gli altri tipi di vettura.

Più conveniente della benzina

Dopo Saab, anche Ford ha annunciato di volere lanciare – il prossimo autunno – un’automobile dalle stesse caratteristiche, mentre altre marche stanno lavorando allo stesso obiettivo.

Attualmente il bioetanolo costa circa il 20% in meno rispetto alla benzina normale. Una proporzione che Agrola intende mantenere anche in futuro.

La catena di stazioni di servizio è infatti convinta che l’argomento del prezzo sia pagante in un periodo come questo in cui il costo del barile di petrolio è in continuo aumento. Prevede quindi nei prossimi 12 mesi di aprire altre 14 pompe di carburante ecologico.

Nuove prospettive per i contadini

Per il momento la Svizzera non produce E85 a sufficienza per garantire i bisogni interni. Occorre quindi importarlo dall’estero.

Ma la situazione potrebbe cambiare: molti contadini svizzeri, sempre più sotto pressione per le riforme agrarie in atto, potrebbero infatti optare per questo nuovo tipo di produzione, che offre loro incoraggianti prospettive.

Si stima che utilizzando le bietole, gli scarti di cereali e le patate rimaste invendute, sia possibile garantire un quinto del fabbisogno totale di carburante in Svizzera.

Le organizzazioni per la protezioni dell’ambiente come Greenpeace o il WWF hanno espresso il loro compiacimento per l’apertura della prima pompa di bioetanolo.

«Di principio il nostro punto di vista sul biocarburante è positivo. Tuttavia, non si può affermare che esso sia in ogni caso rispettoso dell’ambiente. Una serie di domande rimangono ancora senza risposta», dice a swissinfo la portavoce di Greenpeace, Sibylle Zollinger. «Produrre e distribuire l’E85 necessita un utilizzo considerevole di energia. Inoltre la Svizzera non può garantire una produzione di massa, perciò si è costretti ad importare il carburante ecologico dall’estero, con conseguente ulteriore utilizzo di energia».

Cosciente del rischio

Il direttore di Agrola, Stefan Feer, è cosciente del fatto che con il lancio sul mercato elvetico dell’E85 sta correndo alcuni rischi. Non si sa infatti ancora se e in che misura la popolazione deciderà di optare per questo tipo di carburante.

«Se analizziamo dal punto di vista prettamente economico la decisione di aprire a Winterthur una stazione di servizio che distribuisce bioetanolo, l’operazione non varrebbe attualmente la pena», spiega Feer a swissinfo. «Siamo tuttavia convinti che i consumatori elvetici adotteranno l’idea dell’etanolo perché saranno contenti di avere così trovato un’alternativa alla benzina», aggiunge.

Secondo lui è più facile prevedere lo sviluppo del prezzo del petrolio che quello dei costi di produzione della biomassa. Inoltre, la differenza di prezzo fra i due tipi di carburante potrebbe in futuro assottigliarsi, quando la domanda di E85 aumenterà.

Sostegno politico necessario

Presto il parlamento svizzero discuterà sulla questione di diminuire o meno l’imposizione fiscale dei biocarburanti provenienti dall’estero. Attualmente infatti tutti i tipi di carburante sono tassati 73 centesimi per ogni litro. Non però la produzione interna di bioetanolo, sottoposta a facilitazioni fiscali nell’ambito di un progetto pilota attualmente in corso.

La costituzione della rete di 14 pompe di E85 costerà 8 milioni di franchi e permetterà di distribuire 50 milioni di litri. Per Pierre Schaller, direttore di Alcosuisse, se il parlamento non adotterà riduzioni fiscali sul biocarburante, il progetto rischia di non potere andare in porto.

«Simili investimenti non possono essere effettuati se prima i politici non prenderanno posizione in favore dei carburanti rispettosi dell’ambiente. Nel caso contrario l’E85 non ha alcuna possibilità di sfondare sul mercato», afferma Schaller.

«Sono certo che per la Svizzera il bioetanolo sia il carburante del futuro», conclude.

swissinfo, Etienne Strebel
(traduzione, Anna Passera)

Proporzione di carburanti consumati dai veicoli a motore che circolano attualmente in Svizzera: 65% benzina, 34% diesel e 1% altri carburanti.
Il prezzo della benzina senza piombo è attualmente di ca. 1.80 franchi al litro. Il diesel costa ancor di più.
1 l di bioetanolo costa circa ca. 1,39 franchi.
Nel Unione Europea i biocarburanti rappresentavano lo 0,3% del totale dei carburanti utilizzati per i veicoli a motore nel 2003. Nel 2005 questa percentuale è salita al 2% e nel 2010 dovrebbe aggirarsi attorno al 5,75%.
La percentuale più alta occupata dal bioetanolo si registra in Spagna (3%).

L’etanolo è un alcol prodotto con dei prodotti agricoli o con il legno (cellulosa).

A differenza dei carburanti tradizionali, l’etanolo non ha effetti sulla produzione di anidride carbonica (CO2), quindi il suo impatto ambientale è limitato.

Praticamente tutti i motori prodotti in serie al giorno d’oggi possono essere adattati all’E85 grazie ad alcuni accorgimenti elettronici.

Basse proporzioni di etanolo (dal 5 al 10%) possono essere utilizzate da tutti i veicoli a benzina senza bisogno di modifiche.

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