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Il nuovo consigliere federale ticinese visto dall’Italia

Il ticinese di origine italiane, il neo eletto consigliere federale Ignazio Cassis, sarà il nuovo capo della diplomazia elvetica. La nomina di un ticinese a capo di questo importante Dipartimento federale potrebbe influire (positivamente) sui rapporti - ultimamente tumultuosi - tra Svizzera e Italia e, di rimando, tra Ticino e Lombardia. Abbiamo sentito cosa ne pensano alcuni politici lombardi.

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Non è un segreto per nessuno. Nonostante le rassicurazioni di politici e diplomatici, i rapporti italo-svizzeri potrebbero decisamente andare meglio. Dagli attacchi alla piazza finanziaria elvetica da parte di Giulio Tremonti, allora ministro del governo Berlusconi, passando dalle politiche poco distensive del governo ticinese nei confronti dei frontalieri. Fino ad arrivare a poche settimane fa, quando l’Italia ha obbligato gli istituti finanziari svizzeri ad avere una sede in Italia per poter lavorare nella Penisola. Tutti attacchi, grandi o piccoli che siano, che hanno minato i buoni rapporti di vicinato tra i due paesi. 

Ora nel governo è stato eletto un nuovo consigliere federale: il ticinese Ignazio Cassis, di origini italiane. Non solo. Il nuovo magistrato è stato poi messo alla testa del Dipartimento degli affari esteri. Ecco allora che potrebbero davvero cambiare i rapporti italo-svizzeri. Grazie soprattutto al fatto che Ignazio Cassis ha sicuramente una sensibilità politico-culturale latina. Cosa che è mancata fino a oggi ai membri del governo elvetico.

E noi, per capire se davvero qualcosa potrà cambiare, abbiamo sentito alcuni politici italiani, tra cui il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore Francesca Brianza delegata della regione per i rapporti con la Svizzera.

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