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I politici svizzeri non danno tregua al lupo

Il lupo è nuovamente nel mirino dei politici svizzeri. La maggioranza della Commissione dell’ambiente del “Senato” propone infatti di inserire questo canide tra le specie cacciabili tutto l’anno e di dare ai Cantoni maggior potere decisionale in quest’ambito, come prevede una mozione. La partita per i fautori dell’allentamento della protezione di questo predatore si preannuncia comunque difficile.

Secondo la Commissione, l’attuale modello di prevenzione dei danni (protezione del bestiame) e di abbattimento di singoli esemplari problematici non è sufficiente, specie in presenza di popolazioni regionali elevate di lupi. L’aumento di questi canidi deve essere frenato, sostiene la maggioranza della Commissione, facendo riferimento ad esperienze fatte in diversi Paesi europei.

Tuttavia il parlamento aveva già accolto nel marzo dello scorso anno una mozione volta ad allentare le attuali prescrizioni in materia di protezione del lupo. La conseguente revisione dell’ordinanza sulla caccia in consultazione è stata criticata da ecologisti e associazioni di protezione degli animali. Queste ultime hanno parlato di reazione esagerata che avrebbe messo a repentaglio la specie. La maggior parte dei cantoni non ha invece sollevato particolari obiezioni.

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