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I piaceri balneari di un segretario pontificio

Un dettaglio dei bagni di Leukerbad visti da Giovanni Bock nel '500. Dal libro: L'avventura svizzera, Zurigo 1991

L'umanista fiorentino Poggio Bracciolini (1380-1459), soggiorna alle terme di Baden, in Argovia, nel 1416.

Al ritorno dal Concilio di Costanza, al quale ha preso parte in qualità di segretario pontificio, Bracciolini scopre vizi e virtù della località balneare.

In una lettera all’amico Niccolò Nicoli, Bracciolini descrive con dovizia di particolari le abitudini balneari di Baden. I bagni della cittadina elvetica gli appaiono come un’oasi di ricreazione, dove tutti i piaceri dei sensi trovano appagamento.

L’erudito fiorentino costata come la vita della città si svolga quasi tutta intorno alle attività balneari con gli indotti che ne derivavano: alberghi, taverne, e fors’anche lupanari.

Ci sono bagni privati, riservati ai viaggiatori agiati che alloggiano negli alberghi, ma ci sono pure bagni pubblici, promiscui, nei quali i costumi (in tutti i sensi) sembrano alquanto “leggeri”.

Intimità aperta

«In tali semplici vasche si accalca il volgo in maniera promiscua: uomini e donne, ragazzi e ragazze; una parete divisoria separa lo spazio riservato ai due sessi, ma si può con ridicola facilità osservare l’entrata in acqua tanto di vecchie decrepite quanto di giovani donne; completamente nude, esibiscono alla vista di tutti fianchi, cosce e tutto il resto».

Lo scrivente nota come tutti si comportino con la massima naturalezza, senza falsi pudori. Ci sono addirittura dei deambulatori o passerelle, dalle quali gli uomini possono ridere e scherzare con le donne che sguazzano in acqua, o ammirare le loro nudità quando entrano ed escono dalle vasche.

Talvolta i contatti si fanno più intimi, ma ciò non suscita né gelosie né rivalità: «I mariti osservano tranquillamente sconosciuti che accarezzano le loro mogli».

Piaceri sensuali

Nei bagni privati i costumi sono un po’ diversi, ma anche in questi luoghi uomini e donne al bagno si frequentano e si divertono insieme: a mollo dentro vasche e tinozze si mangia e si beve, servendosi di tavole galleggianti.

Qui i bagnanti non sono completamente nudi: «il costume degli uomini consiste in una semplice mutanda; quello delle donne in un abito leggero di lino, aperto sui lati, una specie di vestaglia trasparente che non nasconde proprio nulla”.

Il segretario apostolico confessa all’amico il piacere che prova assistendo a simili spettacoli e conclude auspicando che «qualcosa della sensualità che mi ha animato in questi bagni deliziosi, possa giungere fino a te e farti divertire».

Conquistata dai Confederati proprio allora (1415), la città di Baden ospiterà dal 1524 al 1713 l’annuale riunione della Dieta federale (assemblea dei rappresentanti dei cantoni sovrani). Forse per dare ai delegati cantonali un pretesto per divertirsi ai bagni, ma anche perché le località balneari erano le uniche a disporre delle infrastrutture alberghiere necessarie per simili consessi.

swissinfo, Marco Marcacci

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