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I parlamentari svizzeri in visita a Taiwan chiedono più collaborazione

Fabian Molina con la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen.
Fabian Molina con la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen. Keystone

Una deputazione formata da cinque consiglieri nazionali si è recata a Taipei e da lì ha chiesto maggiore cooperazione tra i nostri due Paesi nel campo dell'istruzione.

Dopo cinque giorni di permanenza sull’isola di Taiwan, tuttora rivendicata dalla Cina, la delegazione parlamentare d’amicizia Svizzera-Taiwan chiede una più stretta cooperazione con Taipei nel campo dell’istruzione.

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Inoltre, le relazioni economiche dovrebbero essere ulteriormente ampliate. “Taiwan è un Paese altamente innovativo”, ha dichiarato il deputato socialista Fabian Molina, co-presidente della delegazione, all’agenzia stampa Keystone-ATS.

C’è un grande interesse da parte di Taiwan a cooperare più strettamente con la Svizzera non solo dal punto di vista economico, ma anche nel campo della formazione, ha aggiunto il consigliere nazionale di Zurigo.

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La presidente Tsai Ing-wen con Fabian Molina.

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Tuttavia, Molina non ha nascosto le sue preoccupazioni per la situazione politica tesa nelle relazioni tra la Cina e Taiwan, un territorio che Pechino rivendica.

I parlamentari non vogliono tuttavia esporsi maggiormente dal punto di vista politico. Attendiamo il rapporto del Consiglio federale su Taiwan, che dovrebbe essere pubblicato nelle prossime settimane, ha ricordato Molina.

Oltre a Molina, hanno visitato Taiwan anche il collega ginevrino Nicolas Walder (Verdi), il basilese Mustafa Atici (PS), la vodese Léonore Porchet (Verdi) e infine un altro ginevrino, Yves Nidegger (UDC).

La reazione della Cina alla visita

La visita della delegazione elvetica ha suscitato l’irritazione della Cina. Per il tramite della sua ambasciata a Berna, Pechino ha fatto sapere di essere “profondamente preoccupata” per questo viaggio.

Non solo Pechino respinge decisamente i conati separatisti presenti sull’isola, ma anche le intromissioni dall’estero ergendosi con veemenza contro ogni contatto ufficiale tra le autorità di Taiwan e quei Paesi che hanno relazioni diplomatiche con la Cina, stando a una nota dell’ambasciata cinese diffusa il 6 di febbraio.

Ricordando le tensioni sorte nello stretto dopo il viaggio a Taiwan dell’ex speaker della Camera dei rappresentanti americana, Nancy Pelosi, e la neutralità della Svizzera, l’ambasciata cinese sosteneva che la visita dei parlamentari svizzeri non faceva altro che creare ulteriori tensioni.

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