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I luoghi perduti della Svizzera: Büvetta Tarasp

La Büvetta Tarasp nel 1939 ... SRF-SWI

In fondo alla valle, dove la Bassa Engadina diventa piuttosto stretta, si trova la Büvetta Tarasp, su una stretta striscia di terra tra ripide pareti rocciose e boscose e il fiume Inn. Un tempo era un ambito luogo di incontro per persone ricche, belle e i potenti di tutto il mondo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 settembre 2023 - 13:13
Roger Brunner, Reto Holzgang, Christian Rensch, Claudio Spescha, SRF
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Ora la pietra e l'intonaco si stanno sgretolando, ci sono grandi crepe nei muri, nella sala dei passi perduti ci sono pezzi di pietra caduti dal tetto. Ma la Büvetta sogna la grandezza del passato – e di risorgere all'antica bellezza dopo un restauro conservativo del monumento e la messa in sicurezza del pendio roccioso alle sue spalle. Il bisogno di ristrutturazione diventa sempre più urgente ogni anno che passa.

Oggi si sente solo il mormorio del fiume. In passato, qui si udiva anche la discreta orchestra delle terme che suonava, mentre chi trascorreva settimane di cura nella magnifica casa termale sull'altra sponda del fiume incontrava le altre persone recatesi nella struttura per le cure idropiniche (ingestione di acque termali) nella Büvetta.

... e nel presente. SRF-SWI

Qui gli ospiti delle terme passeggiavano nella magnifica sala dei passi perduti, lunga 70 metri, e si facevano servire l'acqua delle sorgenti Emerita, Lucius e Bonifacius, altamente mineralizzate, sotto la cupola.

Le cure dovevano trattare varie malattie o aiutare a perdere peso, perché l'acqua bevuta in grandi quantità aveva anche un forte effetto lassativo. Per questo motivo anche le "sale gargarismi" e i bagni erano molto frequentati.

Dal 2006 la Büvetta non è più accessibile al pubblico a causa del pericolo di caduta massi. SRF-SWI

Quando negli anni Cinquanta lo scrittore Friedrich Dürrenmatt visitò le sorgenti di Tarasp per curare il diabete, questi bagni e queste terapie erano ormai passati di moda.

Serie: i luoghi perduti della Svizzera

Hotel, castelli, stazioni ferroviarie o addirittura interi siti industriali. Cosa succede a questi luoghi quando non servono più? La Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF ha raccolto cinque esempi nella Confederazione.

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Con la fine delle attività termali negli ultimi anni Settanta, la sala per le cure idropiniche fu chiusa. Dal 2018, l'edificio storico, che appartiene al comune di Scuol, è stato inserito nella lista dei monumenti culturali.

La sala dei passi perduti, un tempo imponente, è ora un grande cantiere. SRF-SWI

L'associazione Pro Büvetta Tarasp lavora dal 2012 per preservare e proteggere lo storico edificio con l'obiettivo di riaprire la Büvetta al pubblico per il suo 150mo anniversario nel 2025. Prima di poter ristrutturare la rotonda e la sala dei passi perduti, tuttavia, è necessario fortificare le sponde dell'Inn e mettere in sicurezza la roccia sopra la Büvetta. Il Governo federale, il Cantone e il Comune sostengono il progetto di ristrutturazione. Se tutto andrà secondo i piani, i lavori di restauro della roccia dovrebbero iniziare nell'estate del 2024.

La sorgente Lucius ha visto giorni migliori. SRF-SWI

L'obiettivo è quello di preservare la Büvetta e di rendere nuovamente accessibili al pubblico le sorgenti. In una seconda fase, è previsto anche un utilizzo culturale, come sede di concerti, mostre o anche eventi privati, ad esempio matrimoni.

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Büvetta Tarasp

Luogo: Tarasp, Scuol – Canton Grigioni

Anno di costruzione: 1875-1876

Breve storia: La Büvetta è la sala per le cure idropiniche dell'ex complesso termale "Bad Tarasp". È l'unica sala di questo tipo rimasta dell'epoca del grande turismo termale di moda in Svizzera.

Abbandonata da: le attività termali sono cessate nel 1978/79. Dal 2006, la Büvetta non è più aperta al pubblico a causa del rischio di caduta massi.

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