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I drammi familiari colpiscono soprattutto le donne

I drammi familiari si consumano tra le mura di casa Keystone

Tra il 2000 e il 2004, i conflitti di coppia hanno fatto in media 26 vittime l'anno. Il numero di donne uccise dal loro partner o dal loro ex è cinque volte più alto di quello degli uomini.

Lo studio pubblicato lunedì dall’Ufficio federale di statistica rivela inoltre che le donne straniere sono più spesso vittime delle donne svizzere.

La coppia che non solo scoppia, ma che porta alla morte violenta di uno dei due partner è spesso straniera e in fase di separazione. Nei risultati dello studio pubblicato dall’Ufficio federale di statistica (UST) le persone di origine straniera sono nettamente sovra rappresentate sia tra gli autori sia tra le vittime.

Negli anni presi in esame l’UST ha contato in media 61 vittime di un omicidio o di un tentato omicidio legato a una relazione di coppia: 50 donne e 11 uomini.

Le donne straniere residenti in Svizzera hanno subito questo genere di reato 2,4 volte più spesso delle svizzere.

Oltre la metà delle vittime di sesso femminile era già stata minacciata o aggredita dal presunto autore prima del reato.

Uomini più spesso autori, donne più spesso vittime

Tra la popolazione di sesso maschile il tasso di sospettati di nazionalità straniera è di 3,1 volte superiore a quello degli svizzeri.

Per le donne, la probabilità di essere vittime di un omicidio o di un tentato omicidio da parte del partner è di quattro volte superiore rispetto agli uomini: si registrano infatti 1,5 vittime di sesso femminile ogni 100’000 abitanti contro 0,3 di sesso maschile.

Il tasso medio di vittime tra le donne straniere è di 2,8 su 100’000. Tra le svizzere il tasso scende a 1,2.

Giovani a rischio

Sono particolarmente a rischio le donne sposate in età compresa tra i 20 e i 24 anni, svizzere o straniere che siano.

Il tasso di vittime tra le straniere, pari a più del doppio di quello delle svizzere, si spiega almeno in parte con il fatto che le giovani straniere a quell’età sono più spesso sposate delle svizzere, spiega l’UST. «Giovani e sposati» è una categoria in cui si trovano anche molti degli autori dei delitti.

I fattori analizzati – precisa però l’UST – «spiegano solo in parte» la differenza tra svizzeri e stranieri. Altre circostanze che possono influenzare la coppia, come il reddito e le condizioni di abitazione, non erano disponibili al momento dello studio.

Premeditazione, precedenti, alcol e droghe

La maggior parte dei tentati omicidi con vittime di sesso femminile avviene quando la coppia è ancora ufficialmente unita (58%). Tuttavia, scrive l’UST, la quota di omicidi perpetrati in fase di separazione (25%) è da ritenersi particolarmente elevata, trattandosi della fase più breve della relazione. Ed è proprio durante la fase di separazione che si registra la quota più elevata di reati con esito letale.

Nel 17% dei casi, la vittima e il presunto autore erano già separati. Questi omicidi sono apparentemente quelli più sovente premeditati. Nel 39% di questi casi, la polizia era già stata allarmata prima del dramma. Quasi la metà (46%) degli uomini era già stata schedata, nel 60% dei casi per reati violenti.

Dall’indagine emerge ancora che il 36% dei sospettati di sesso maschile era sotto l’influsso dell’alcol o di un’altra sostanza psicotropa al momento del reato; in un terzo dei casi lo era anche la vittima.

swissinfo e agenzie

Gli omicidi rappresentano solo una piccolissima parte dei reati commessi in Svizzera.

Nel 2006 sono stati registrati 198 tentativi di omicidio intenzionale. In 60 casi il tentativo si è concluso con la morte della vittima.

Nella grande maggioranza dei casi, gli autori dei delitti sono uomini. Tra le vittime il rapporto è meno sbilanciato: il 60% sono uomini e il 40% donne (se l’omicidio è compiuto all’interno di una coppia, la quota di vittime femminili supera l’80%).

I tentativi d’omicidio sono stati commessi soprattutto con oggetti contundenti e armi da taglio. Seguono le armi da fuoco.

In totale, nel 2006 sono state depositate 290’000 denunce penali. Due terzi di queste riguardavano casi di furto. 47’000 denunce riguardavano la legislazione sugli stupefacenti.

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