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I destini della Sulzer sempre più legati a Viktor Vekselberg

Viktor Vekselberg considera Sulzer una «perla industriale» Sulzer

La società Renova del miliardario russo ha rafforzato la propria partecipazione nel gruppo industriale zurighese Sulzer, attivo nella realizzazione di macchine.

Renova ha interamente rilevato la quota del 32%, finora detenuta in comune con la società di partecipazioni Victory.

La Renova Holding, società di proprietà del miliardario russo Viktor Vekselberg, ha aumentato il suo coinvolgimento in Sulzer: l’azienda ha infatti comunicato domenica sera sera di aver acquistato parte della società di partecipazione austriaca Victory.

Renova ha completamente rilevato la joint venture Everest, della quale già deteneva il 50 %. Il 21 aprile scorso, la Everest – composta appunto dalla società russa Renova e dall’austriaca Victory – aveva infatti annunciato di avere acquisito il 32% del capitale azionario della Sulzer, il 18% in azioni e in 14% in opzioni.

Sui dettagli dell’acquisizione di Everest, Renova e Victory non hanno fornito ulteriori dettagli .

Sviluppo previsto

L’operazione non stupisce gli osservatori, rileva la Neue Zürcher Zeitung (NZZ). L’intenzione da parte di Vekselberg di assumere un ruolo più preponderante in seno a Sulzer era già stata preannunciata nel mese di aprile, quando Vladimir Kuznetsov von Pecik di Renova aveva assunto la direzione di Everest.

Una questione che potrebbe ancora riservare novità è quella relativa alla quota di capitale della Sulzer detenuta dalla Deutsche Bank: infatti, se Renova dovesse acquisire ulteriori quote, gli scenari potrebbero mutare sensibilmente.

«Perla industriale»

Nel mese di aprile, il miliardario russo Vekselberg aveva descritto la Sulzer come «una perla industriale», sottolineando che il fatto di investire in Svizzera dimostra come l’industria elvetica sia ben posizionata in termini di crescita e di futuro.

I vertici di Renova avevano inoltre ribadito che Sulzer si integra «perfettamente» nella strategia d’investimento dell’azienda, assicurando che per i dipendenti non vi sarebbero stati cambiamenti. Renova e Victory detengono già altre società industriali svizzere, ad esempio la OC Oerlikon (ex Unaxis).

swissinfo e agenze

Il gruppo zurighese Sulzer, fondato nel 1834, è uno degli esempi più classici dell’industria svizzera tradizionale.

Attiva nella realizzazione di macchine, pompe e impianti tecnologici, Sulzer impiega oggi circa 10’000 dipendenti ed è presente su scala mondiale.

Nel 2007, l’andamento dell’industria petrolifera ha avuto ripercussioni positive sulle nuove commesse giunte alla Sulzer, che nel primo semestre del 2007 hanno dunque segnato una progressione del 28,9%% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, salendo a 2,133 miliardi di franchi.

La Sulzer non è la prima delle grandi imprese svizzere ad essere entrate nel mirino di investitori stranieri.

Due anni fa, Victory riuscì a prendere il controllo di Unaxis (poi ribattezzata con il vecchio nome Oerlikon) grazie a un raid ostile. La società austriaca ha poi ancora fatto parlare di sé ripetendo l’operazione con l’industria produttrice di macchine Sulzer e la compagnia di telecomunicazioni Ascom.

Dal canto suo, il gruppo edilizio elvetico Implenia ha chiesto alle autorità di esaminare da vicino l’operazione che ha portato il fondo d’investimenti britannico Laxey Partners ad acquisire in segreto più di un quinto del suo capitale azionario.

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