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Hayek punta su Clooney per la sua sfida energetica

Ancora una volta Hayek dimostra di saperci fare per pubblicizzare i suoi progetti Keystone

Il presidente di Swatch Group Nicolas G. Hayek ha annunciato che la star di Hollywood siederà nel consiglio d'amministrazione della sua nuova società consacrata alle energie rinnovabili.

Hayek, considerato il salvatore dell’industria orologiera elvetica negli anni ’80 e padre della Smart, sostiene che la Svizzera potrebbe diventare leader mondiale nel settore delle energie “pulite”.

In un’intervista alla Berner Zeitung di sabato, il presidente di Swatch Group Nicolas Hayek afferma che la sede della nuova società – il cui nome non è ancora stato scelto – sarà a Bienne, dove Swatch ha il suo quartier generale.

Delle filiali potrebbero essere create pure in altri cantoni svizzeri, ad esempio a Friburgo e Neuchâtel.

La nuova società, la cui creazione era stata annunciata in agosto, si concentrerà in particolare sullo sviluppo di un motore ad idrogeno e della tecnica delle pile a combustibile, che potrebbero trovare un’applicazione nell’industria automobilistica.

Ambasciatore d’eccezione

Per promuovere al meglio le sue attività, l’azienda potrà contare su un ambasciatore d’eccezione: Hayek ha infatti annunciato che nel consiglio d’amministrazione siederà anche George Clooney.

Nell’intervista, Hayek afferma di aver pensato anche di fare appello all’ex vicepresidente statunitense Al Gore, ma di avervi rinunciato vista la possibile candidatura alla Casa Bianca del recente vincitore del Nobel per la pace – ipotesi però esclusa dall’interessato.

La star di Hollywood, già testimonial della marca d’orologi Omega, appartenente a Swatch Group, non sarà la sola vedette del CdA: ne farà parte, infatti, anche l’astronauta svizzero Claude Nicollier.

Gli altri membri saranno Nick Hayek, figlio di Nicolas e direttore di Swatch Group, e il direttore del gruppo energetico Groupe E, Philippe Virdis, pure promotore del progetto.

Una piccola nave

Il credo ambientalista di Nicolas Hayek, 79 anni, non è nuovo. Già nel 1992 aveva lanciato un appello alle Nazioni Unite e alle élite economiche per un mutamento di rotta in materia ambientale.

“Sono sempre stato consapevole del fatto che viviamo su una nave spaziale. Essa è la nostra piccola Terra, che ruota in un piccolo sistema solare e in un immenso universo”.

“E noi cosa facciamo? Continuiamo a fare dei buchi nella nostra nave, devastando tutto quello su cui poggia la nostra esistenza”, sottolinea Hayek.

“È giunto il momento di agire. I politici parlano sempre e fanno molto poco e quando agiscono spesso lo fanno in modo poco efficiente”, aggiunge.

Ottime carte

A detta di Hayek, la Svizzera ha delle ottime carte da giocare in materia di energie del futuro: il paese – dice in sostanza – possiede uno know-how enorme e tutte le infrastrutture necessarie.

Inoltre, la Svizzera non deve far fronte a potenti lobby del settore automobilistico o petrolifero.

“In questo modo possiamo effettuare delle ricerche e sviluppare delle energie rinnovabili senza la minaccia di un taglio di posti di lavoro da parte dei fabbricanti di automobili o delle compagnie petrolifere”.

swissinfo e agenzie

La nuova società non ha ancora un nome, ma Hayek ha indicato che esso si ricollegherà alla parola “sole”.

Al progetto parteciperanno anche i Politecnici federali di Losanna e Zurigo, la società Hayek Engineering e altri interessati.

L’investimento iniziale previsto è di 21 milioni di franchi.

Nicolas Hayek e Swatch Group sono già stati implicati in diversi progetti collegati alle energie rinnovabili. Il progetto Smart, ad esempio, era stato lanciato da Hayek. Nelle intenzioni del presidente di Swatch, l’auto avrebbe dovuto essere un rivoluzionario veicolo ibrido.

Il gruppo di Bienne ha pure partecipato a diversi progetti di automobili mosse con l’energia solare, come ad esempio la “Spirit of Biel”, che nel 1990 vinse la corsa attraverso l’Australia.

Inoltre, Swatch Group partecipa al progetto Solarimpulse di Bertrand Piccard, che vorrebbe sorvolare il pianeta a bordo di un aereo mosso unicamente dall’energia solare.

Il Groupe E, associato al nuovo progetto, è il numero uno della distribuzione di elettricità nella Svizzera francese. Ha già una certa esperienza nel settore della tecnica delle pile a combustibile.

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