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Halloween fa tremare anche la Svizzera

Halloween si sta trasformando in un secondo carnevale anche in Svizzera Keystone

La tradizione americana sta contagiando sempre più anche la Svizzera, dove feste, balli e spettacoli di ogni genere vengono organizzati in questi giorni. Oltre ai bambini, il rito di Halloween è particolarmente apprezzato da commercianti e contadini.

Sono bastati 2 o 3 anni per far entrare anche nella mentalità e nei costumi di diversi paesi europei, tra cui anche la Svizzera, una tradizione considerata non molto tempo fa un tipico prodotto americano: commerciale e di pessimo gusto. A familiarizzare grandi e bambini con Halloween ci hanno pensato diversi film americani dell’orrore, diffusi anche in Europa, che hanno praticamente spalancato le porte ai commercianti.

Halloween, una festa di origini pagane, sta ormai mettendo in secondo piano anche in Svizzera le feste religiose di inizio novembre, destinate a commemorare i Santi e i Morti. Nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, decine di migliaia di bambini si aggirano ormai per le strade di città e villaggi svizzeri, travestiti da fantasmi, scheletri, zombie o mostri di ogni tipo. Generalmente bussano di porta in porta e minacciano brutti scherzi a coloro che non accettano di offrire ogni sorta di regalo, da caramelle fino a soldi.

Ma, già oggi, anche in Svizzera, i riti di Halloween si estendono su diversi giorni, dando vita a serate di musica tecnologica, balli mascherati e feste popolari. A Zurigo, ad esempio, oltre 15’000 persone hanno partecipato sabato sera ad un vero e proprio festival, pubblicizzato dai suoi organizzatori come il più grande d’Europa.

Ad apprezzare quello che è diventato un secondo carnevale d’autunno vi sono chiaramente in prima fila fabbricanti e commercianti. Già da alcune settimane, i negozi delle principali città svizzere propongono tutta una serie di accessori, costumi e maschere per “soddisfare” la crescente domanda dei giovani. Quest’anno, la Migros propone ad esempio oltre 60 prodotti per uso e consumo di Halloween. Il commerciante di giocattoli Franz Carl Weber non è da meno, con oltre 100 articoli in vendita.

Ad approfittare di Halloween vi sono anche i contadini. Il rito della zucca permette loro di fare ottimi affari con un prodotto che, da alcuni decenni, era praticamente confinato alla preparazione di minestre e pochi altri piatti tradizionali. Alla principale filiale della Coop di Berna sono già state vendute quest’anno ben 10’000 zucche, un nuovo record.

Halloween ritorna quindi con grande successo in Europa, da dove trae le sue origini. Questo rito risale infatti ad oltre 2000 anni fa ed era praticato dai Celti in Inghilterra, per celebrare l’inizio dell’inverno e del nuovo anno, il primo novembre. Ad ogni vigilia di questo giorno, credendo che i morti ritornavano sulla terra, i druidi si aggiravano di casa in casa, reclamando offerte per gli Dei. In caso di rifiuto, gli stregoni celti proferivano maledizioni di morte all’indirizzo degli abitanti delle case.

Negli Stati uniti, il rito di Halloween sarebbe stato apportato dagli irlandesi, emigrati in massa nel Nuovo continente negli ultimi due secoli. Da allora, questa tradizione si è trasformata in un grande affare commerciale che permette di rilanciare le vendite in un periodo dell’anno piuttosto calmo, tra la stagione estiva e le feste natalizie.

In Svizzera, i primi ad essere contagiati da Halloween sono stati i Romandi, influenzati nientemeno che dalla Francia, il paese europeo che generalmente si oppone con maggior vigore allo strapotere culturale americano.

Armando Mombelli

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