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Dazi USA per 200 miliardi, Pechino: “è inaccettabile”

Come ampiamente anticipato nelle scorse settimane, l'amministrazione USA ha messo a punto la lista dei prodotti cinesi importati che saranno sottoposti a un'imposta del 10 per cento per un valore complessivo di 200 miliardi di dollari.

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La notizia, anticipata dai media americani, sarà ufficializzata nelle prossime ore e diverrà operativa non prima di un paio di mesi, periodo necessario per esperire le consuete verifiche amministrative.

Alcuni giorni fa era entrato in vigore il primo pacchetto di dazi, per un importo di 34 miliardi di dollari, e lo stesso presidente Donald Trump aveva minacciato ulteriori provvedimenti per ulteriori 500 miliardi.

La misura è stata subito definita “totalmente inaccettabile” da Pechino che si dice costretta a contromisure per tutelare “gli interessi e della sua popolazione”. La Cina, indica una nota del Ministero del commercio, “è traumatizzata da cosa gli Usa hanno fatto”.

Intanto anche l’Unione Europea, come hanno rilevato fonti della Commissione UE, hanno allo studio contromisure nei confronti di Washington per le imposte doganali alle importazioni di olive spagnole.

Da parte sua la Svizzera, che ieri ha denunciato all’Organizzazione mondiale del commercio i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio, ha fatto sapere che non applicherà alcuna ritorsione, in quanto perfettamente inutile, secondo quanto ha precisato il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

La guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina è formalmente iniziata venerdì scorso quando sono scattate le tasse doganali al 25% su 818 prodotti tecnologici importati dalla Cina. Misura cui Pechino aveva risposto con analoghe misure, sempre per un valore di 34 miliardi di dollari, su 545 merci americane, in particolare soia, carne, alcolici e auto. Ma lo scontro, viste le premesse, sembra solo alle battute iniziali.

 

 

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