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Graziato lo svizzero condannato in Thailandia

Il 79enne Bhumibol Adulyadey è il monarca da più tempo in carica nel mondo Keystone

Il re thailandese Bhumibol Adulyadey ha concesso la grazia al cittadino elvetico condannato a fine marzo a 10 anni di reclusione per il reato di lesa maestà.

Lo svizzero è uscito di prigione e lascerà presto il paese asiatico, rendono noto fonti giudiziarie.

Lo zurighese residente in Thailandia da una decina di anni, era stato arrestato all’inizio di dicembre nella città settentrionale di Chiang Mai, durante le celebrazioni del 79esimo compleanno del re, il monarca da più tempo in carica al mondo e uomo immensamente riverito nel paese.

Il cittadino svizzero, sposato con una thailandese, era stato filmato da una videocamera di sicurezza mentre, ubriaco, stava imbrattando con una bomboletta di vernice spray nera alcuni ritratti del sovrano, la cui immagine è protetta da leggi severissime.

Pentimento

“Ho appreso che aveva beneficiato di una grazia reale alcuni giorni fa. È stato rilasciato e sarà espulso dalla Thailandia”, ha detto Panu Kwanyuen, procuratore a Chiang Mai. Un responsabile penitenziario cittadino ha precisato che lo svizzero è stato scarcerato martedì, ad alcuni giorni dell’inizio delle festività del Songkran, il nuovo anno buddista celebrato a partire da domani in tutto il paese.

Dal canto suo, l’ambasciata svizzera a Bangkok ha indicato di non potersi esprimere per il momento.

Il quotidiano zurighese “Blick”, che ha dato per primo la notizia, mostra una foto dello svizzero mentre scrive una lettera di ringraziamento al sovrano. Nella missiva in tedesco, si dice “supercontento” di aver ricevuto la grazia e di poter tornare a casa, si dichiara “pentito” per il suo atto e “si scusa dal più profondo del cuore”.

Legame affettivo con la Svizzera

Il 29 marzo lo zurighese, che rischiava fino a 75 anni di carcere, era stato condannato a 20 anni di reclusione, ridotti a 10 per aver confessato i “misfatti”. Dopo la sentenza, il Dipartimento federale degli affari esteri aveva rilevato che i tribunali thailandesi applicano le disposizioni concernenti i crimini di lesa maestà con “grande rigore”.

Aveva tuttavia considerato il procedimento contro il cittadino svizzero conforme allo stato di diritto e indicato di non voler intervenire per ottenerne la liberazione. Lo svizzero aveva potuto beneficiare della protezione consolare.

Re Bhumibol, che ha studiato a Losanna e ha dunque un legame affettivo con la Svizzera, è un monarca costituzionale. Teoricamente non ha alcun potere, ma di fatto esercita una autorità morale considerevole sui suoi sudditi.

swissinfo e agenzie

4000 svizzeri vivono in Thailandia.
150 società svizzere hanno filiali nel paese asiatico.
150’000 turisti elvetici si recano ogni anno in Thailandia.
Le esportazioni svizzere verso la Thailandia sono triplicate negli ultimi 10 anni e raggiungono i 934 milioni di franchi.
La Thailandia è il secondo partner commerciale della Svizzera nella regione dopo Singapore.
La Svizzera è un paese che i tailandesi considerano familiare visto che il loro amato monarca vi ha trascorso sette anni durante l’infanzia.

Il re thailandese è nato nel Massachussetts (Stati Uniti) nel 1927. È salito al trono nel 1946, ciò che lo rende il sovrano più longevo attualmente in funzione.

I suoi poteri ufficiali sono limitati ma la sua influenza è molto forte grazie al sostegno popolare di cui gode.

Nel 1948 Bhumibol, guidando la sua vettura sull’autostrada Ginevra-Losanna, ha urtato un camion, ferendosi al volto. Nell’incidente ha perso l’occhio destro.

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