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GR: comunità romance in cinque città della Svizzera tedesca

Circa un terzo del popolo retoromancio, circa 12'000 nel 2020, vive all'esterno del Cantone dei Grigioni. RTR sda-ats

(Keystone-ATS) La Lia Rumantscha ha dato avvio al progetto “Rumantsch en la diaspora”. Vengono creati 5 centri in altrettante città della Svizzera tedesca per promuovere l’educazione in lingua romancia. Il primo avrà sede a Lucerna e sarà inaugurato il prossimo 24 settembre.

Circa un terzo del popolo svizzero di lingua romancia, 12’000 nel 2020, vive attualmente nella diaspora, quindi fuori dal Canton Grigioni. Sulla scorta di questa realtà, l’Ufficio federale della cultura (UFC) ha dichiarato di carattere prioritario la promozione della cultura e della lingua romancia anche all’esterno del territorio retoromancio. Lo riferisce oggi un nota dell’organizzazione linguistica romancia con sede a Coira.

Il progetto è sostenuto dalla Confederazione con un con un importo di 50’000 CHF e prevede che i bambini e i giovani di famiglie romance domiciliate nella diaspora possano accedere a offerte educative nella propria lingua madre. L’obiettivo è quello di creare basi solide per rafforzare l’apprendimento e l’uso della “quarta lingua nazionale”.

A partire dal prossimo autunno saranno attivate cinque comunità romance a Basilea, Berna, Lucerna, San Gallo/Appenzello e Winterthur, che con il coordinamento della Lia Rumantscha saranno chiamate a sviluppare offerte concrete in ambito formativo.

La comunità “Cultura Rumantscha Lucerna” avrà l’onore e l’onere di dare avvio concreto al progetto e di presentare le prime idee per la promozione del romanico sul territorio della Svizzera di lingua tedesca.

L’addetto stampa della Lia Rumantscha Andreas Gabriel ha spiegato oggi a Keystone-ATS che la priorità è stata data al territorio della Svizzera tedesca in quanto maggiormente popolata da retoromanci. Tuttavia in futuro il modello può benissimo essere applicato anche nel resto della Confederazione, nella parte romanda o in quella italiana.

Per quanto riguarda le attività formative, il progetto si concentra intanto sui piccoli che frequentano i gruppi di gioco, gli asili nido e strutture analoghe. Inoltre Gabriel ha aggiunto che la Lia Rumantscha sta pensando anche ad un’offerta a distanza, tramite le tecnologie della comunicazione e dell’informazione, quindi non condizionata dal luogo di domicilio dei giovani.

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