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Gottardo, l’ultimo chilometro

Per ora, là in fondo, c'è ancora roccia Keystone

Il 15 ottobre dovrebbe cadere l'ultimo diaframma della galleria più lunga del mondo, il tunnel ferroviario di base del San Gottardo. Solo un chilometro separa ancora i minatori delle due squadre al lavoro. Ma un avversario inatteso, il granito di Medels, minaccia di far slittare i festeggiamenti.

Con i suoi 57 chilometri di lunghezza, il tunnel di base del San Gottardo entrerà nel Guinness dei primati. Nessuna altra galleria al mondo ha dimensioni simili. Due tubi a binario semplice permetteranno di collegare Erstfeld, nel canton Uri, a Bodio, in Ticino. Il tunnel permetterà di trasformare la trasversale alpina in una ferrovia di pianura, lungo la quale i convogli potranno sfrecciare ad una velocità di 250 km/h.

La costruzione della Nuova ferrovia transalpina (NFTA o NEAT, dall’acronimo tedesco) è entrata nel vivo negli anni novanta del Novecento. È una pietra miliare tanto per il traffico passeggeri – Milano e Zurigo disteranno appena 2 ore e mezza di treno – quanto per l’attuazione della politica di trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia.

La galleria di base del Lötschberg, l’altro elemento chiave della NFTA, è stata inaugurata nel 2007. Da Berna è ora possibile raggiungere Milano in tre ore, una in meno di prima. Sull’asse del San Gottardo, invece, i lavori sono ancora in corso. Il traforo principale dovrebbe entrare in funzione nel 2017. Ma si sta scavando anche più a sud, sotto il Monte Ceneri, tra Bellinzona e Lugano.

Manca solo lo 0,4%

I lavori di scavo per il tunnel di base del San Gottardo sono quasi terminati. Ad inizio luglio la rete di gallerie, cunicoli e pozzi nella montagna aveva raggiunto i 146,6 km, ovvero il 96,6% del totale (151,8 km).

Nel tubo est solo un chilometro di roccia separa ancora i minatori della squadra di Faido da quelli della squadra di Sedrun.

La AlpTransit San Gottardo SA – l’azienda committente – ha fissato al 15 ottobre 2010 la data della caduta dell’ultimo diaframma. «Siamo tutti in fibrillazione», dice Daniel Spörri, capo cantiere del comparto Faido.

Granito di Medels al posto di gneiss striato

L’ingegnere spiega che i tempi sono stretti: «Quando è stata fissata la data, partivamo tutti dal presupposto che davanti a noi c’era solo gneiss striato e che saremmo avanzati al ritmo di 15-20 m al giorno. Invece le cose sono andate diversamente. Avevamo appena superato una zona difficile e ci siamo imbattuti di nuovo nel granito di Medels. Già l’anno scorso ci aveva dato parecchi grattacapi».

Il granito di Medels è una roccia molto dura che consuma fortemente la fresa (TBM). Grossi blocchi di pietra si staccano dalle montagna e la fresa li deve sbriciolare. Inoltre c’è sempre il rischio di franamenti.

I minatori che si trovano nel cuore del tunnel hanno 2500 m di roccia sopra le loro teste e lavorano in condizioni difficili. Recentemente ci sono state infiltrazioni di acqua la cui temperatura – 45 gradi – corrisponde a quella della roccia.

In diretta

Nonostante gli imprevisti, AlpTransit è fiduciosa: il 15 ottobre, alle due del pomeriggio, l’ultimo diaframma cadrà. L’organizzazione della grande festa popolare che accompagnerà questo momento storico richiede uno sforzo enorme. Un cambiamento di data all’ultimo minuto sarebbe difficilissimo.

Le emittenti pubbliche della SRG SSR saranno presenti sul posto e documenteranno l’evento attraverso diverse ore di diretta radiofonica e televisiva nelle quattro lingue nazionali. Anche swissinfo.ch sarà della partita e permetterà ai suoi lettori di seguire da vicino la caduta dell’ultimo diaframma.

Sedrun, Erstfeld, Lucerna, Faido e Bodio accoglieranno migliaia di ospiti. Pochi però avranno il privilegio di entrare nel tunnel ed essere testimoni diretti dell’incontro tra le due squadre di minatori. Tra questi, il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger che chiude la sua avventura in governo – ha annunciato le dimissioni per la fine dell’anno – con il raggiungimento di un importante traguardo.

C’è da fare fino al 2017

La caduta dell’ultimo diaframma nel tubo est non significa però che i lavori di costruzione della galleria termineranno in tempi brevi. Nel tubo ovest, dove restano ancora diversi chilometri da scavare, l’ultimo diaframma cadrà probabilmente in primavera.

Poi sarà necessario preparare il tunnel per la posa dell’infrastruttura ferroviaria (cavi, binari, impianti di comunicazione e sicurezza). A Biasca è già operativo il centro che si occupa dell’installazione della tecnica ferroviaria al portale sud e nel tubo ovest.

Nel 2011 si procederà anche da nord. Vista la straordinaria lunghezza del traforo, saranno necessari diversi anni per completare i lavori. L’apertura della galleria al traffico ferroviario regolare è prevista per il 2017.

Gerhard Lob, Faido, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento, Doris Lucini)

Lunghezza del tunnel principale: 57 km, record del mondo (Seikan, Giappone, 54 km; Eurotunnel sotto la Manica 53 km).

Lunghezza complessiva di gallerie, cunicoli e pozzi d’accesso: 151,8 km.

Materiali di scavo: 13,3 milioni di m3 (cinque volte la piramide di Cheope).

Portali: Erstfeld (nord), Bodio (sud).

Caratteristiche: due tubi paralleli a binario semplice; traffico passeggeri e merci; velocità massima 250 km/h per i treni passeggeri, 160 km/h per i convogli merci.

Caduta dell’ultimo diaframma: 15 ottobre 2010 nel tubo est; primavera 2011 nel tubo ovest. Messa in funzione prevista per dicembre 2017. Durata d’esercizio: 100 anni.

Costi (per tutto l’asse del San Gottardo): 13,2 miliardi di franchi.

Lavoratori: 140 impiegati del committente AlpTransit e 2200 operai nei cantieri. Incidenti mortali: 8.

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