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Goleada svizzera in Lussemburgo

Keystone

La nazionale svizzera di calcio ha lavato l'onta della sconfitta subita nella partita d'andata, imponendosi nettamente nel Granducato: il Sudafrica si avvicina.

Grazie alla netta vittoria per 3-0, ottenuta sabato in Lussemburgo, la nazionale elvetica ha compiuto un altro importante passo verso il campionato mondiale del 2010.

I giocatori allenati da Ottmar Hitzfeld sono scesi in campo con un’attitudine ben diversa da quella del settembre 2008: in quell’occasione, la nazionale elvetica era stata sorprendentemente sconfitta per 2-1 dalla formazione del Granducato.

Tutt’altra musica

In una recente intervista, Hitzfeld aveva indicato chiaramente che cosa si aspettava dai suoi uomini in vista della partita di sabato.

«Voglio mandare in campo giocatori che sanno assumersi dei rischi, che privilegino il passaggio in verticale e spero che la squadra metta in pratica le mie consegne. Dobbiamo dare profondità al nostro gioco se vogliamo superare il dispositivo difensivo del Lussemburgo, che si schiera con un 4-5-1 e sovente erige le barricate davanti al portiere», erano state le sue parole.

Detto, fatto. Allo stadio Josy Barthel gli atleti svizzeri hanno infatti ipotecato il risultato finale già nei primi minuti dell’incontro, caratterizzati da una grande pressione offensiva che non ha tardato a dar frutto.

Senderos sugli scudi

Mattatore dell’incontro è stato Philippe Senderos. Una situazione paradossale, poiché il difensore dell’Arsenal sta vivendo una situazione particolarmente difficile: il 24enne non riesce a trovare spazio nella sua squadra in club, e l’allenatore Hitzfeld ha sempre ribadito che soltanto chi gioca regolarmente in campionato può scendere in campo con nazionale. Il suo impiego in Lussemburgo è stato legato a circostanze eccezionali, ossia la squalifica di Stephane Grichting.

Senderos ha dimostrato subito di essersi meritato la fiducia accordatagli dal tecnico tedesco: già al sesto minuto è riuscito a battere per la prima volta l’estremo difensore avversario, con un perfetto colpo di testa su centro di Alex Frei. Due minuti più tardi, la fotocopia: centro di Tranquillo Barnetta e seconda incornata vincente dell’ex giocatore del Milan.

Sull’onda dell’entusiasmo, la nazionale rossocrociata è riuscita a confezionare anche una terza segnatura. Al 22esimo minuto, il basilese Benjamin Huggel realizza a sua volta un gol di testa su azione di calcio d’angolo tirato da Frei. Una rete, la millesima nella storia della nazionale elvetica, che ha mandato in visibilio le migliaia di tifosi che hanno effettuato la trasferta dalla Confederazione.

Padroni del proprio destino

Nel secondo tempo, la nazionale rossocrociata ha controllato il risultato, impedendo ai giocatori lussemburghesi di mettere seriamente in pericolo la porta difesa da Diego Benaglio. Durante i secondi 45 minuti, si è messo particolarmente in luce il difensore Spycher, che ha dato prova di solidità e – unitamente a Huggel – ha imbavagliato gli attaccanti locali.

I calciatori svizzeri hanno notevolmente rallentato il ritmo anche in previsione della decisiva partita di mercoledì a Basilea contro Israele. In quell’occasione, l’ultima partita del torneo di qualificazione, la nazionale potrebbe ufficialmente cominciare a pensare all’avventura sudafricana: un pareggio sarebbe sufficiente.

La Svizzera guida infatti attualmente la classifica del Gruppo 2 con tre punti di vantaggio sulla Grecia, che sempre sabato ha battuto nettamente la Lettonia per 5-2.

swissinfo.ch e agenzie

Lussemburgo-Svizzera 0-3

Reti: 6. Senderos 0:1; 8. Senderos 0:2; 22. Huggel 0:3.

Lussemburgo: Joubert, Kintziger, Blaise, Strasser, Mutsch; Laterza (Leweck), Payal, Bettmer, Peters, Collette (Jänisch); Kitenge (Pupovac).

Svizzera: Benaglio, Lichtsteiner, von Bergen, Senderos, Spycher; Vonlanthen (Derdiyok), Inler, Huggel, Barnetta (Ziegler); Frei (Yakin), Nkufo.

Stadio: Josy Barthel, 8’200 spettatori

Arbitro: Iturralde Gonzalez (Spagna).

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