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Gli strani animali della fattoria

Il maiale lanuto è un'antica razza allevata in Svizzera nel 19esimo secolo. Pro Specie Rara

Nella campagna lucernese, una famiglia di contadini ha deciso di allevare, accanto al bestiame tradizionale, anche razze antiche altrimenti destinate a scomparire.

La pecora dell’Engadina, il maiale lanuto e la mucca grigia retica sono soltanto alcune delle specie il cui allevamento è promosso dalla fondazione Pro Specie Rara.

Il piccolo gregge di pecore ci presta attenzione solamente quando ci immettiamo nel recinto ai bordi della strada. Una di loro, lunghe orecchie pendenti, mi guarda con occhio sospettoso. È normale, non mi conosce. Ma anche io non la conosco. Anzi, è una specie che mai ho osservato dal vivo.

«Si tratta di un’antica razza ovina, la pecora dell’Engadina», indica Hannes Schicker, spiegando come questa specie sia apprezzata per la sua carne poco grassa.

Di prodotti naturali e appetitosi, il contadino svizzero-tedesco può vantarne parecchi: la sua è infatti la prima fattoria in Svizzera ad essere stata riconosciuta con il «marchio Arca», una denominazione che garantisce il rispetto dei criteri di Pro Specie Rara (PSR), la fondazione elvetica che da 20 anni si impegna per far rivivere vecchie varietà di piante e animali.

Animali nel loro ambiente naturale

Nella fattoria Schicker, immersa nel verde della campagna lucernese nei pressi di Neudorf, sono proprio le antiche razze di animali – minacciate di estinzione – a suscitare interesse. Le mucche, i maiali, le pecore, le oche e le galline del passato hanno trovato qui qualcuno che, come i nostri avi, li alleva in modo naturale e tradizionale.

«Quello che più conta è la gestione ecologica della fattoria. La produzione è certo limitata, ma l’importante è la qualità», afferma Schicker, confidandoci che la carne del primo vitello di mucca grigia retica – una delle razze di PSR -macellato alla fattoria, ha rallegrato i palati dei partecipanti all’inaugurazione ufficiale del progetto Arca il 21 maggio scorso.

Il concetto di un allevamento «bio» è sottolineato anche dal responsabile di PSR per le specie animali: «La gente deve poter osservare gli animali nel loro ambiente naturale e non come se fossero in un museo, sotto una campana di vetro», dice Philippe Amman.

Bestie inusuali ma utili

Le fattorie con gli animali di PSR non sono perciò degli zoo. Ciò nonostante, uno degli obiettivi di tali allevamenti è proprio quello di sensibilizzare la gente e di valorizzare le antiche razze da cortile in quanto patrimonio dell’identità culturale del Paese.

«Lo scopo principale è di organizzare visite guidate della fattoria e avvicinare scuole e gruppi a questi particolari animali», dice Hannes Schicker.

Ad attirare maggiormente la curiosità, soprattutto dei più giovani, sono i due bizzarri maiali lanuti. La folta peluria che ricopre il loro corpo non è l’unica caratteristica di questi suini originari dell’Ungheria: «Si tratta di veri e propri animali alla salvaguardia del paesaggio: con il loro naso robusto scavano alla ricerca di radici di topinambur e denti di leone, rimescolando ed arieggiando così il terreno».

Pure fruttuosa si rivela la scelta di tenere qualche mucca grigia retica nella mandria: sebbene producano meno latte delle razze più comuni – spiega il contadino di Neudorf – si accontentano di erba e fieno, senza necessitare di costosi nutrimenti addizionali. Essendo inoltre più leggere, danneggiano in minor misura il terreno durante il pascolo.

Galline barbute

Nella fattoria lucernese, tra gli animali da cortile a quattro zampe si aggirano pure numerosi bipedi alati.

Osservando con attenzione, cercando negli angoli più reconditi del pollaio, si possono notare alcune galline dal collo foltamente piumato: sono le galline barbute appenzellesi, la cui sorta di criniera ben si abbina al portamento fiero e allo spiccato temperamento che le caratterizza.

La lista delle antiche razze di PSR presenti a Neudorf è completata da un paio di oche di Diephole e da alcune anatre di Pomerania.

Un contadino polivalente

Sugli 11 ettari di terreno c’è in teoria ancora parecchio spazio per allevare altri animali. Un’opzione che tuttavia non interessa: «Aumentando il numero di bestie ci ritroveremmo con una quantità eccedente di letame. E questo non è certo il nostro obiettivo, siccome il motto «Sempre più grande, sempre di più» non fa per noi», confida Hannes Schicker.

Di lavoro extra, il contadino non ne ha inoltre certamente bisogno: all’attività agricola si affianca infatti quella di falegname e di assistente pedagogico.

E se dovesse avanzare qualche minuto di tempo libero durante la giornata, l’indaffarato signor Schicker è pronto a dare una mano alla moglie: non in cucina, ma nella scuola per cani che gestisce di fianco a casa.

swissinfo, Luigi Jorio, Neudorf

Oltre alla fattoria di Neudorf, otto aziende agricole del canton Lucerna, Berna, Friborgo, Argovia e di Appenzello Esterno sono state riconosciute con il «marchio Arca» di Pro Specie Rara.

Questo riconoscimento è aperto a tutti: basta soltanto rispondere ai criteri stabiliti dalla fondazione elvetica, tra cui la qualità dell’infrastruttura e la prossimità con i principali assi stradali.

Il concetto delle fattorie Arca non è un’esclusività della Svizzera: le antiche razze sono infatti allevate e coltivate anche in Germania e in Austria.

La fondazione per la salvaguardia di antiche razze animali e vegetali Pro Specie Rara è stata creata nel 1982.
In oltre 20 anni di attività, sono state preservate 21 specie animali da allevamento.
2’000 varietà di frutta.
Un migliaio di varietà di cereali e legumi.

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