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Gli ispettori Opac finalmente a Duma, presi campioni

Gli ispettori internazionali sono giunti a Duma, per raccogliere prove sul presunto attacco chimico di due settimane fa. KEYSTONE/EPA/YOUSSEF BADAWI sda-ats

(Keystone-ATS) A due settimane dal presunto attacco chimico e dopo giorni di attesa a Damasco, gli ispettori internazionali hanno potuto oggi entrare finalmente a Duma, ma nemmeno questa missione potrà mettere fine alle polemiche sull’accaduto.

Gli inviati hanno infatti solo il compito di stabilire se i gas proibiti siano stati usati, ma non da chi. L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha detto che i suoi esperti hanno visitato uno dei siti che si sospetta siano stati colpiti dall’attacco del 7 aprile, dove hanno raccolto campioni che verranno analizzati nei laboratori di Rijswijk, in Olanda. Sulla base dei risultati, valuteranno i prossimi passi da intraprendere.

Fonti mediche e degli attivisti a Duma hanno detto che una quarantina di civili sono morti in un bombardamento con armi chimiche da parte delle forze governative sulla principale città della Ghuta orientale. Immagini diffuse in rete dagli stessi attivisti hanno mostrato cadaveri stesi a terra in stanze affollate, alcuni con la bava alla bocca, e persone, tra cui diversi bambini, che respiravano a fatica. Per il governo siriano e la Russia, sua principale alleata, si è trattato di una messinscena o di un complotto ordito dagli stessi ribelli con l’aiuto di qualche Paese occidentale.

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