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Gli echi della “Mannschaft” dalla Valle Verzasca

Jean-Louis Villars, il padrone di casa dell'alpeggio di Odro "occupato" dalla TV tedesca swissinfo.ch

Paesaggio bucolico della valle Verzasca, l'alpeggio di Odro è diventato lo scenario di Euro 08 per la televisione tedesca. Di colpo milioni di spettatori sono collegati con questo angolo remoto e selvaggio del Ticino.

Una bella rivoluzione nella vita di Jean Louis Villars e Marlis Solèr, che normalmente dividono porzioni di vita quotidiana con occasionali avventori o con i turisti che pernottano nel loro agriturismo.

Fieri delle loro quaranta capre della razza nera verzaschese (in via di estinzione), Jean-Louis e Marlis non sembrano per nulla turbati da questi inediti ed insoliti ospiti, che hanno trasportato 6 tonnellate di materiale per poter realizzare e trasmettere i servizi giornalsitici.

Arrivati lassù in elicottero, che trasporta regolarmente anche gli invitati alle trasmissioni mattutine, i giornalisti tedeschi (una ventina, compresi tecnici e cameramen) ci vedono arrivare a piedi, sacco in spalla, sorriso sulle labbra per mascherare una certa fatica. I mezzi di trasporto per raggiungere Odro sono in effetti molto limitati.

Poco prima di raggiungere l’agriturismo, dopo un’ora e mezza di marcia ( ottocento metri di dislivello, una serie di capre di legno colorate (tante quante le squadre partecipanti al torneo) arroccate sui pendii dell’alpeggio coperto di morbida erba, ci ricorda che siamo quassù per Euro 08.

La televisione tedesca ARD, ha infatti affittato l’alpeggio per tutto il mese di giugno, da dove, nel quadro della trasmissione mattutina “morgenmagazin”, si occupa essenzialmente delle gesta della nazionale di calcio tedesca, aprendo qualche finestra di informazione e di colore anche sul Ticino e la Valle Verzasca.

Una presenza molto apprezzata

Uwe Kirchner, giornalista sportivo, è il coordinatore della “spedizione” tedesca a Odro. Colto in piena riunione di redazione, ci invita a dare un’occhiata in giro. Appena si libera, ci raggiungerà. Poco distante una “maquette” di playmobil riproduce un campo di calcio, con tanto di stadio. “Non è che giochiamo per passare il tempo” dice divertito un tecnico cogliendo nel nostro sguardo una vena forse un po’ perplessa. “Ci serve per commentare e analizzare con gli esperti le partite del giorno prima”.

Odro è un tranquillo via vai di giornalisti e caprette nere – tra cui la scontrosa “Dicke Berta” – guardate amorevolmente a vista da una giovane casara, che aiuta i proprietari dell’alpeggio nella produzione di formaggio e ricotta. La regia della TV tedesca si situa a ridosso di una delle due piccole stalle. Nessuno sembra infastidito dagli odori. “Siamo quassù per nostra scelta” dice un giornalista, puntando lo sguardo verso il Pizzo Vogorno. “Siamo in un posto incantevole”.

La capacità di adattamento dei giornalisti tedeschi è confermata dallo stesso Jean-Louis: “Sono stupito dalla loro cortesia. Per noi, in fondo, accettare questa proposta era una scommessa piena di incognite. Sono tutti molto gentili, si danno da fare, aiutano e rispettano il nostro modo di vita. Si sono adattati benissimo e la collaborazione è eccellente. Davvero belle persone. Nessuna traccia di arroganza o atteggiamenti da star”. Ed è proprio così.

“Cercavamo qualcosa di originale”

Finalmente Uwe Kirchner si ritaglia un po’ di tempo. Metà dei suoi pensieri sono tutti presi dalla trasmissione in preparazione, ma l’altra metà della sua mente è piuttosto libera e abbastanza lucida per fare quattro chiacchiere. Domanda di rito: perché scegliere proprio Odro?

“Da parte mia – commenta Uwe Kirchner – non è molto originale affermare che, come ARD, volevamo qualcosa di originale. Ma è andata proprio così. A livello mediatico Ascona, dove alloggia la Mannschaft, e il Centro sportivo di Tenero, dove si allena, erano già coperti da altre emittenti. Dovevamo cercare un punto di vista diverso – e non solo in senso figurato – per proporre uno sguardo fuori dagli schemi”.

“Abbiamo cercato – racconta Uwe Kirchner – e abbiamo trovato Odro. Un colpo di fortuna: dai suoi 1240 metri di altitudine, l’alpeggio si affaccia sul Lago Maggiore: siamo virtualmente collegati con Ascona dall’alto. Possiamo dunque parlare di Euro08 secondo altre dimensioni prospettiche”.

I giornalisti sono impegnati, dal 9 al 13 e dal 23 al 27 giugno, nella realizzazione di sei trasmissioni mattutine (dalle 5.50 alle 8.20) che vengono trasmesse in diretta a Colonia. “Morgenmagazin – spiega Kirchner – è un formato un po’ speciale; la trasmissione è pensata e strutturata come un film, per cui tutto deve essere dettagliato con estrema precisione”.

Grandi attese e speranze

Dalle alture di Odro, Uwe e i suoi colleghi comunicano in permanenza con i colleghi rimasti in pianura. E sono pieni di elogi per l’accoglienza riservata alla “Mannschaft”. Una squadra però praticamente inavvicinabile, per grande delusione degli appassionati di calcio. Come mai tutta questa chiusura?

“Questi campionati europei sono molto importanti per la Germania, ci sono in gioco molte cose. I giocatori, pertanto, devono potersi concentrare con la massima tranquillità. Uno come il capitano Michael Ballack – osserva Uwe – potrebbe rilasciare interviste e firmare autografi 24 ore su 24. Non è possibile! Rendiamoci conto che se in passato le conferenze stampa erano seguite da un numero limitato di giornalisti, oggi sono diventate un evento a sé, dove ogni minima parola detta può pesare oro o costare caro”.

In un fazzoletto di terra dove i tratti pianeggianti sono rari come perle, dove gli spazi sono angusti, selvaggi e spigolosi, come si fa a convivere quando si è abituati alle comodità urbane? Uwe Kirchner, grandi occhi celesti, ride: “È un po’ come quando si è sposati: per un po’ ci si sopporta, poi ad un certo punto ognuno ha bisogno dei propri spazi. Ed è quello che faremo anche noi, prendendoci una pausa”.

Amata dai tedeschi per le sue caratteristiche paesaggistiche aspre e incontaminate, la Verzasca è virtualmente entrata nelle case di milioni di persone. La sua diga era pure servita da scenario ad un film di James Bond, “Golden Eye”. Quasi un paradosso, per una valle che custodisce gelosamente i segreti della propria irraggiungibile bellezza, per paura di essere scalfita.

swissinfo, Françoise Gehring, Odro, Valle Verzasca

Jean-Louis Villars e Marlis Solèr vivono in permanenza a Odro dal 1996. Dal 1983 hanno cominciato a restaurare, rinnovare e curare con amore i rustici dell’alpeggio, cercando, dove possibile, di lasciarli com’erano per rispettare la memoria e la cultura originaria dei verzaschesi.

Il piccolo museo del Fieno di Bosco é stato realizzato grazie all’ iniziativa della coppia di origini giurassiane, per tenere vivo il ricordo di antiche tradizioni rurali. In seguito alla loro donazione, utensili e cascina sono ora proprietà del Museo Val Verzasca.

Gestiscono un agriturismo che offre diverse possibilità di soggiorno e pernottamento. Producono inoltre formaggio e ricotta con il latte delle loro capre, una razza che non dà molto latte; proprio per questo il prodotto è molto pregiato.

La presenza della TV tedesca ha già dato i primi frutti: per tutto il mese di settembre l’agriturismo sarà occupato.

Protetta da misure di sicurezza per garantire la tranquillità quasi assoluta dei propri giocatori (la zona dell’Hotel Giardino è praticamente impenetrabile), la nazionale di calcio tedesca ha trovato nel suoi campi base di Ascona e di Tenero condizioni ottimali.

Oliver Bierhoff, manager della Mannschaft, ha dichiarato: “Siamo in paradiso”. mentre Theo Zwanziger, presidente della Federazione tedesca di calcio, non è stato meno generoso: “Non ho mai visto al mondo un centro sportivo in condizioni così perfette”.

La vita quotidiana della squadra tedesca è regolata con precisione millimetrica; ogni impegno è programmato rigorosamente e il
il tempo viene scandito al secondo.

Nulla, ma proprio nulla, è lasciato al caso. Nemmeno la lunghezza dell’erba dei campi di calcio al Centro sportivo di Tenero, che si è dotato di una macchina speciale per tosare l’erba a 25 millimetri (come da norme UEFA) in fasce larghe 5,5 metri e capace di riprodurre i giochi d’ombra.

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