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Glencore: ex trader ammette versamento tangenti in Nigeria

Glencore sta cooperando pienamente nelle indagini. KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) Un ex trader del gigante elvetico della materie prime Glencore si è dichiarato ieri colpevole, davanti a un tribunale di New York, dell’accusa di aver preso parte a una cospirazione per corrompere funzionari della compagnia petrolifera nazionale della Nigeria.

In un comunicato diffuso ieri sera il gruppo con sede a Baar (ZG) ha affermato di essere a conoscenza dell’accordo sottoscritto tra il suo ex dipendente e il Dipartimento di giustizia americano (DOJ): i comportamenti descritti sono “inaccettabili” e non hanno alcun posto nell’azienda, scrive la società.

Glencore sta cooperando pienamente con il DOJ nonché altre autorità statunitensi nelle loro indagini e afferma di aver preso una serie di misure per affrontare tali casi. L’impresa riafferma nel contempo il suo impegno ad agire in modo etico e responsabile in tutti gli aspetti delle sue attività.

Secondo le informazioni raccolte dalle agenzie di stampa Bloomberg e Reuters, l’ex dipendente di Glencore ha lavorato per la multinazionale nel Regno Unito fino al 2019. Le autorità americane lo hanno accusato di aver pagato tangenti a diversi funzionari in Nigeria e altrove in cambio dell’assegnazione di contratti petroliferi da parte della Nigerian National Petroleum Corporation. Ha potuto rimanere a piede libero pagando una cauzione di 500’000 dollari.

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