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Abramovitch e Gazprom a processo in Svizzera

Roman Abramovich
Roman Abramovich era presente mercoledì al Tribunale della Sarine. Keystone

L'oligarca russo e la multinazionale del gas si trovano da mercoledì sul banco degli imputati nel cantone Friburgo per il fallimento di una società avvenuto nel 2003.

“Il processo del secolo si apre a Friburgo”: il giornale locale La Liberté non usa mezzi termini per presentare l’udienza civile apertasi mercoledì nella città svizzera.

Forse il titolo è un po’ esagerato, ma visti i protagonisti della vicenda… Gli imputati sono infatti Roman Abramovitch, conosciuto in particolare per essere il proprietario del club di calcio londinese del Chelsea, uno dei suoi associati, Eugene Shvidler, e il gigante russo del gas Gazprom, sponsor della Champions League.

L’oligarca russo, scortato da un imponente dispositivo di sicurezza e seguito da numerosi avvocati, era presente all’udienza. 

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Perché a Friburgo?

La procedura giudiziaria civile è stata intentata dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), che reclama agli accusati il rimborso di un debito di circa 47 milioni di franchi.

La vicenda è assai complessa e dura ormai da diversi anni. Al centro del caso vi è la società Runicom, fondata a Ginevra nel 1994 e trasferita due anni dopo a Friburgo. L’azienda, detenuta da Abramovitch, commercializzava petrolio per conto della Sibneft (acquisita nel 2005 dalla Gazprom). Nel 2001, la società friburghese è sciolta e il suo fallimento viene pronunciato due anni dopo.

Prestito conteso

Il contenzioso riguarda un prestito concesso nel 1997 dalla Bers a una banca russa, SBS Agro, e garantito appunto dalla Runicom. SBS Agro però fallisce e quindi la Bers si rivolge all’azienda con sede a Friburgo per recuperare il denaro. Quest’ultima risponde di avere già rimborsato il credito, attraverso un versamento a un’altra banca russa.

La Bers si rivolge in un primo tempo alla giustizia russa. Dopo un primo ‘niet’, nel 2002 un tribunale di Mosca dà ragione alla banca. Troppo tardi, però, poiché la Runicom è nel frattempo fallita.

L’istituzione finanziaria non si dà per vinta e si rivolge alla giustizia friburghese, cantone dove la Runicom era registrata.

La Gazprom ha contestato la competenza delle autorità friburghesi. Il ricorso presentato dalla multinazionale è però stato respinto dal Tribunale federale, la più alta autorità giuridica svizzera. Il processo ha così potuto iniziare mercoledì e si protrarrà fino a metà giugno.

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