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Giovani spazzacamini, dalla pagina alla scena

La locandina del musical che narra la storia di due giovani spazzacamini ticinesi

Ha debuttato a Sciaffusa in prima mondiale, il musical "Die Schwarzen Brüder" che riporta alla memoria un triste capitolo della storia dell'emigrazione ticinese del 19° secolo.

Ispirato all’omonimo romanzo di Lisa Tetzner, lo spettacolo mette in scena i soprusi ma anche l’amicizia e la solidarietà di 2 ragazzini costretti a lavorare come spazzacamini.

Ambientato nel 1839, “Die Schwarzen Brüder” (I Fratelli Neri) racconta la storia di Giorgio, un ragazzino della val Verzasca venduto dal padre a un uomo senza scrupoli che lo porta a Milano a lavorare come spazzacamino. Il ragazzo condivide il viaggio verso il suo triste destino con altri bambini tra cui Alfredo, che diventa suo amico.

A Milano, Giorgio e Alfredo vengono rivenduti a 2 differenti mastri spazzacamini. Sfruttati e costretti a subire ogni sorta di soprusi, i due giovani si riscattano grazie all’incontro e alla solidarietà con altri spazzacamini, riuniti attorno alla società segreta de “I Fratelli Neri”.

Il romanzo

Condiderato un classico della letteratura per l’infanzia di lingua tedesca, il romanzo “Die Schwarzen Brüder” è testimone di storie di emigrazione forzata, di sfruttamento minorile e di miseria.

Apparso intorno al 1941 con la firma di Liza Tetzner, il romanzo fu in realtà scritto dal marito Kurt Kläber – meglio noto con lo pseudonimo di Kurt Held. I due intellettuali di origine tedesca si erano rifugiati a Carona, in Svizzera, per sfuggire al nazismo. Ma qui a Kurt Kläber, in quanto rifugiato politico, era stato imposto il divieto di pubblicazione.

Quella di Giorgio e Alfredo, i due giovani protagonisti del libro, è in realtà una storia toccata in sorte a molti ragazzini poveri tra l’inizio dell’800 fino ai primi decenni del secolo scorso.

Una piaga della storia ticinese

Spinte dalle ristrettezze, molte famiglie vendevano per pochi soldi i propri figli a loschi personaggi che li portavano nelle grandi città del nord Italia (ma anche a Parigi e Rotterdam) e li costringevano a lavorare come spazzacamini.

Venduti per mesi e a volte anche per anni, questi ragazzini tra i 6 e i 12 anni vivevano in condizioni di vera schiavitù. Senza protezione, minacciati, sfruttati e malnutriti, finivano molto spesso col perdere la vita.

Un’odissea infantile, che colpì in generale tutto l’arco alpino ma raggiunse dimensioni impressionanti nelle valli del Verbano (Verzasca, Centovalli, Vallemaggia, Vigezzo e Cannobina).

“Il nostro obiettivo – afferma la produttrice Irene Fleischlin Modestova – era di raccontare questa storia per rievocare il passato, stimolando la riflessione e il dibattito su quanto è accaduto.”

Ad ospitare le tristi avventure dei giovani spazzacamini è una vecchia fonderia in disuso che si offre come ambiente ottimale per ricostruire le storie fumose della Milano di inizio ‘800. L’enorme sala – che contiene una tribuna in grado di accogliere 1000 persone – ospita un palco grandissimo sul quale trovano spazio le efficaci ed espressive scenografie di Eva Haberlandt.

Sullo sfondo, 6 stanze suddivise su 2 piani – dei contenitori a modulo che si muovono grazie ad un sistema idraulico – avanzano e indietreggiano creando una dinamicità spaziale che rende chiare le scene e dona intimità ai diversi ambienti.

Protagonisti i giovani

Lo spettacolo ha il pregio di ricordare un triste evento di emigrazione forzata senza esagerarne i toni melodrammatici. Indovinate le scelte musicali e librettistiche ma anche il carattere dei personaggi e la selezione degli artisti.

“Abbiamo cercato a lungo chi potesse interpretare i due giovani protagonisti – spiega Irene Fleischlin . E ora siamo molto contenti della collaborazione con gli “Zürcher Sängerknaben”, perché hanno una formazione classica e sono quindi veramente in grado di affrontare la partitura, che richiede appunto un’impostazione classica della voce.”

Il ruolo di Giorgio e Alfredo è stato affidato a 6 giovani solisti, tra i 10 e 12 anni, appartenenti al coro “Die Zürcher Sängerknaben” (I giovani cantanti di Zurigo) che si alternano nel corso delle 40 rappresentazioni. Ma anche la presenza di artisti del calibro di Gilles Tschudi e Corin Curschellas, che interpretano rispettivamente la parte del crudele Antonio Luini e dell’avida signora Rossi, ha inciso sulla buona qualità dello spettacolo.

Comunque, i veri protagonisti del musical sono indubbiamente i giovani: bambini e ragazzi dal grande talento musicale riempiono il palco con la loro energia e sembrano voler riscattare il triste destino di quei fanciulli dimenticati dalla storia.

Altri adattamenti visuali del romanzo

La memoria di questo triste capitolo della storia ticinese è stato presentato anche come serie televisiva a episodi dalla televisione tedesca ARD nel 1984. Ma ne esiste anche una versione a cartoni animati giapponese. “Romeo No Aoi Sora” (Il cielo Azzurro di Romeo) – questo il titolo della serie realizzata dalla Nippon Animation Studio nel 1995 – in Italia è conosciuta però come “Spicchi di cielo tra baffi di fumo”.

Inoltre nel 2002, è uscita una nuova edizione del romanzo arricchita dalle illustrazioni in bianco e nero – in stile gotico espressionista – del disegnatore zurighese Hannes Binder.

swissinfo, Paola Beltrame, Sciaffusa

Il Musical “Die Schwarzen Brüder” ispirato dal romanzo omonimo di Lisa Tetzner verrà replicato alla Stahlgiesserei (ex Fonderia) di Sciaffusa fino al 13 maggio. Un calendario dettagliato delle rappresentazioni è diponibile sul sito del musical.
Lo spettacolo è stato promosso dalla società di produzione lucernese Kulturija GmbH, diretta da Irene Fleischlin Modestova in coproduzione con l’artista zurighese Gerry Hofstetter.

La regia del Musical è stata affidata a Mirco Vogelsang che ha scritto anche il libretto, mentre le musiche sono state composte dal russo Gregorij Modestov. La direzione musicale, sia della 21st Century Symphony Orchestra che del coro è di Ludwig Wicki e la coreografia di Guido Markowitz. Scene e materiali di scena sono di Eva Haberlandt e i costumi di Erna Büchnel. Gerrit Jurda ha currato le luci del musical, Gerry Hofstetter il piano luci dell’edificio.

Oltre ad artisti professionisti sono presenti in scena circa 20 bambini e giovani. Alcuni appartengono al “Zürcher Sängerknaben”, riconosciuto come uno dei migliori cori giovanili d’Europa. Altri giovani provengono dalle scuole di canto della regione di Sciaffusa.

Nel 2004 l’edizione illustrata del romanzo “I Fratelli Neri” è stato pubblicata anche in italiano dalla casa editrice Zoolibri.

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