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Ancora troppe discriminazioni sulle donne in Svizzera

Flashmob su Banhofplatz a Berna contro la violenza sulle donne.
Flashmob su Banhofplatz a Berna contro la violenza sulle donne. Keystone / Peter Klaunzer

Si sono fatti "significativi progressi" in Svizzera in tema di parità di genere ma restano alcune sfide da raccogliere che riguardano le persistenti discriminazioni delle donne sul lavoro e la violenza domestica, ha affermato il governo federale in occasione della giornata mondiale indetta dalle Nazioni Unite.

La Confederazione non ha ancora raggiunto gli obiettivi della Convenzione Onu sull’eliminazione di tutte le disuguaglianze, ha sottolineato sempre il Consiglio federale nel suo sesto rapporto sul tema.

Nell’ambito professionale queste discriminazioni sulle donne si esplicitano in divari salariali, sottorappresentazione nelle funzioni dirigenziali e difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia. Continuano poi le violenze fisiche e psicologiche che troppe donne sono ancora costrette a subire.

Berna considera comunque la parità di genere una “priorità politica” e a questo proposito indica alcune novità legislative tra cui la tutela accresciuta delle vittime di violenze, agevolazioni per le lavoratrici e l’obbligo di procedere a un’analisi dell’uguaglianza salariale.

La revisione del diritto delle società anonime prevede inoltre l’introduzione di una soglia per la rappresentanza dei sessi nei cda e negli organi di direzione e la quota di donne alle Camere federali, sottolinea sempre il governo, non è mai stata così elevata dopo le elezioni dello scorso anno. E già sedici cantoni hanno firmato la Carta per l’uguaglianza federale promossa dalla Confederazione.

Ma al di là degli sforzi portati avanti dalle autorità federali e cantonali resta un quadro non troppo confortante: lo scorso anno in Svizzera i reati in materia di violenza domestica sono aumentati del 6,8% e ogni quattro settimane una donna è stata uccisa dal proprio partner, secondo quanto emerge dai dati diffusi dall’Ufficio federale di statistica e riportati dal TG:

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Nei casi di omicidio, la proporzione delle vittime donne è di 7 a 1, nei casi di tentato omicidio è di 4 a 1. Anche tra le mura di casa sono soprattutto le rappresentanti del gentil sesso a subire violenze (7 su 10). È evidente che, alla luce di queste cifre, anche nella Confederazione c’è ancora molto lavoro da fare.

tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 25.11.2020)

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