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Giornata del cinema svizzero a Locarno

Nicolas Bideau dell'Ufficio federale di cultura ha presentato il DVD sul cinema svizzero di domani Keystone

Per la prima volta, l'Ufficio federale della cultura organizza una giornata del cinema svizzero nel quadro del Festival internazionale del film di Locarno.

Martedì, a margine del Festival, sono poi stati attribuiti i premi alle migliori sceneggiature e musiche delle giovani pellicole elvetiche.

Fino dalla sua creazione, il Festival del film di Locarno ha voluto valorizzare il cinema svizzero. Per offrire una visibilità ancora maggiore, la rassegna dà spazio quest’anno ad un’intera giornata dedicata alle produzioni nazionali.

Per l’occasione, martedì il logo del festival si è colorato di nuove tinte: un leopardo bianco su fondo rosso. «Simboleggia il cinema svizzero: è aggressivo e magro come un leopardo, ma può correre veloce e balzare lontano se ne ha voglia», ha indicato Nicolas Bideau, responsabile della sezione Cinema all’Ufficio federale della cultura (UFC), che organizza la giornata.

La giornata del cinema svizzero vuole contribuire a rafforzare e a meglio promuovere la produzione cinematografica in patria e all’estero.

Film svizzero in piazza

L’appuntamento per i cinefili è per le 21.30 in Piazza grande, dove sarà proiettata in prima mondiale la commedia amara sui legami famigliari «Mon frère se marie» («Mio fratello si sposa») del vodese Jean-Stéphane Bron.

Il film racconta la vicenda di una famiglia completamente sfasciata che si riunisce in occasione del matrimonio di Vinh, il figlio adottivo, la cui madre biologica è arrivata dal Vietnam per presenziare all’evento. Perché quest’ultima possa credere che quella di Vinh sia una famiglia modello, i parenti decidono di recitare la parte per la durata del suo soggiorno.

Tra gli altri film in proiezione nelle sale figura anche «Vitus» di Fredi M. Murer, che narra la storia di un giovanissimo pianista virtuoso che rifiuta di seguire il destino scelto dai suoi genitori. La pellicola, esportata in una decina di paesi, si è aggiudicata l’Orso di bronzo all’edizione 2006 del Festival di Berlino.

Nel programma sono previsti non solamente film, ma pure animazioni pubbliche e incontri. Lo scopo è di far scoprire al pubblico e ai professionisti una grossa fetta della produzione cinematografica elvetica e parte dell’ingranaggio che sta dietro il cinema svizzero.

Cineasti del futuro

Altro avvenimento della giornata del cinema svizzero di Locarno, la distribuzione di un DVD intitolato «Il cinema svizzero di domani» che presenta 30 cineasti. Ognuno ha scelto un estratto di un suo film ed espone la propria definizione di cinema.

«L’idea è di presentare coloro che incarneranno il cinema svizzero nei prossimi anni», ha osservato Bideau.

«Alcuni si stupiranno forse dell’assenza di alcuni grandi nomi, come Alain Tanner», ha commentato.

Il disco completa il lavoro di Swissfilms, l’organo di promozione del cinema svizzero, che ogni due anni presenta una pubblicazione esaustiva sulla produzione nazionale. L’UFC dovrebbe pubblicare un secondo DVD nel 2008.

Premiati sceneggiature e musica

Sempre martedì, a margine del festival, sono stati premiati quattro sceneggiatori e due compositori.

La Società svizzera degli autori ha ricompensato con 25’000 franchi il lavoro del vodese François Bovy e della messicana Silvia Pasternac per la sceneggiatura di «Soif». Lo stesso premio – che intende sostenere la scrittura di sceneggiature di lungo metraggi di fiction originali destinati a cinema e televisione – è stato attribuito anche alla ginevrina Naïma Fachiri per «Né un 1er août» e al tedesco Mirco Vogelsang per il suo «Das Vermächtnis der Lazariter».

La Fondazione SUISA per la musica ha invece attribuito 10’000 franchi a Balz Bachmann e Peter Bräker. I due compositori zurighesi hanno realizzato la migliore colonna sonora di un film svizzero, nella fattispecie «Jeune homme» di Christoph Schaub.

swissinfo e agenzie

Nicolas Bideau, il “Signor cinema” dell’Ufficio federale di cultura, vorrebbe rivalorizzare il premio per il miglior film svizzero assegnato ogni anno a gennaio nelle Giornate cinematografiche di Soletta.

Secondo lui, l’assegnazione del premio di 500’000 franchi dovrebbe svolgersi in modo più professionale per beneficiare così di maggiore visibilità.

Nicolas Bideau propone inoltre di introdurre un nuovo Premio della sceneggiatura, del valore di 15’000 franchi. Così facendo si potranno realizzare film migliori.

Il cinema svizzero conta attualmente 250 realizzatori.
Nel 2005 sono stati prodotti 16 lungometraggi, 34 documentari e 209 cortometraggi, tra cui 40 film di animazione.
49 (su un totale di 383) i film svizzeri proiettati nelle sale cinematografiche elvetiche nel 2005.

La 59. edizione del festival di Locarno di svolge dal 2 al 12 agosto.

Il programma prevede 170 lungometraggi. Le pellicole in concorso sono 21 e provengono da 15 nazioni.

Il budget 2006 del Festival è di 9,8 milioni di franchi.

L’edizione 2005 aveva attirato circa 190’000 spettatori.

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