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L’autostrada della discordia

Un momento dell inaugurazione del Léman Express
La nuova linea ferroviaria è stata inaugurata il 12 dicembre ed è costata circa 1.6 miliardi di franchi alla Svizzera e 250 milioni alla Francia. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Il 24 dicembre scorso, appena dieci giorni dopo l'inaugurazione della nuova rete ferroviaria Léman Express, il primo ministro francese Édouard Philippe ha dato il via libera alla costruzione di una nuova autostrada di 16,5 chilometri tra Thonon-les-Bains e Machilly, a circa tre chilometri dalla dogana di Monniaz-Jussy.

Crescono le opposizioni a Ginevra alla prevista costruzione di una nuova autostrada nello Chablais francese.

Il comune di Jussy già due anni fa aveva trasmesso le proprie obiezioni alle autorità francesi, ritenendo che la costruzione della nuova arteria avrebbe un impatto catastrofico: “Le strade sono già oggi sovraccariche”, ha indicato il municipale responsabile dei trasporti Philippe Othenin-Girard al Matin dimanche.

“Il traffico dei frontalieri è aggressivo, le persone hanno fretta. Rappresenta un rischio significativo per gli abitanti, in particolare i bambini”, sottolinea Othenin-Girard. Per far valere le proprie ragioni, il piccolo comune si è rivolto a uno studio legale francese, ma per il municipale è come essere “Davide contro Golia”.

Nuovo treno Léman Express

Qualche giorno prima dell’annuncio della costruzione di una nuova autostrada, è stata inaugurata la più grande rete celere regionale transfrontaliera d’Europa. La nuova linea ferroviaria corre lungo un percorso di 230 chilometri che si snoda tra i cantoni di Vaud e Ginevra e le regioni francesi di Ain e dell’Alta Savoia.

La linea ferroviaria dovrebbe diventare una colonna portante dei trasporti pubblici nell’area metropolitana di Ginevra e della regione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione della mobilità sull’asse transfrontaliero. La rete copre una regione in cui abitano oltre un milione di abitanti.

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