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Ginevra celebra il boom dell’aviazione d’affari

Un jet privato può anche rivelarsi conveniente per un'azienda Keystone

Il Salone europeo dell'aviazione d'affari che si tiene a Ginevra – EBACE – conferma la forte crescita di questo settore, in particolare sul mercato europeo.

Stimolato dal crescente numero di ricchi e dai bisogni di mobilità delle imprese, il mercato è florido anche in Svizzera.

È sotto i migliori auspici che si è aperto martedì il Salone europeo dell’aviazione d’affari, secondo al mondo per importanza dopo un’analoga manifestazione negli Stati Uniti. Reduce da una netta ripresa nel 2005, il settore dell’aviazione d’affari ha raggiunto cifre da record nel 2006. L’anno scorso sono stati venduti 885 jet privati, con un aumento del 18%.

In effetti, la crescita è dovuta soprattutto all’effervescenza del mercato europeo dell’aviazione d’affari, il secondo dopo gli Stati Uniti, dove si trova il 70% della flotta mondiale di aerei privati.

«Il mercato statunitense, un mercato da 16’000 jet, è arrivato a saturazione, dopo una crescita esponenziale una quindicina di anni fa. Il mercato europeo invece è ancora sottosviluppato, con 2500 e 3000 jet», afferma Pierre Condom, direttore della rivista Air & Cosmos.

Un ritardo che finirà per essere recuperato. Le autorità francesi dell’aviazione civile (DGAC) prevedono in effetti che l’Europa raggiunga una quota del 16% del mercato mondiale degli aerei d’affari nel 2011, con 4000 apparecchi, contro il 10% attuale».

Una scelta sempre più redditizia

Vi sono molti fattori che spiegano questa tendenza: la crescita economica, le nuove esigenze di mobilità delle imprese, l’arrivo sul mercato di nuovi ricchi (circa il 20% del mercato), la sicurezza e gli orari rigidi dei grandi aeroporti.

Pierre Condom evoca anche un cambiamento di mentalità: «Percepito a lungo come oggetto di lusso superfluo, il jet privato è considerato sempre più spesso dalle imprese uno strumento di lavoro redditizio».

«Ricorrendo alle migliori offerte presenti sul mercato, il prezzo di un viaggio non è che del 25-30% più caro di un volo di linea in ‘business class’. Considerati il risparmio di tempo e il maggior numero di destinazioni possibili, l’opzione diventa conveniente».

L’opzione «jet privato» è redditizia soprattuto se la proprietà di un velivolo è condivisa tra varie aziende o se l’azienda acquista parte di un aereo o un certo numero di ore di volo da un prestatore di servizi come la statunitense NetJets. La filiale europea dell’azienda ha visto i suoi attivi aumentare del 1300% dal 2002.

La buona posizione della Svizzera

Jean-René Saillard, direttore per la Svizzera romanda di NetJets Europe precisa che la Svizzera occupa una posizione di primo piano in Europa, con il 10% della clientela. Si tratta in primo luogo di esponenti della finanza, dell’industria del lusso, delle società petrolifere e di trading e di persone particolarmente facoltose.

Anche l’aeroporto di Ginevra approfitta della crescita di questo settore. I movimenti dovuti all’aviazione d’affari nel 2006 sono stati 58’000, su un totale di 176’700.

«Ginevra è uno dei centri europei dei jet privati, con un aeroporto dotato dei servizi di manutenzione per questo genere di velivoli», spiega Pierre Condom.

Rimane da sapere se la lotta contro il surriscaldamento del pianeta non rischi di frenare la crescita dell’aviazione d’affari. I trasporti aerei rappresentano solo il 4% del consumo totale di petrolio, ricorda però Condom. «Potrebbero essere piuttosto la saturazione dei grandi aeroporti e le proteste dei vicini a frenare questa evoluzione».

swissinfo e agenzie

Il Salone europeo dell’aviazione d’affari, EBACE, si tiene a Ginevra dal 22 al 24 maggio.

È il secondo più grande salone al mondo di questo genere. Il più importante è organizzato negli Stati Uniti.

L’edizione 2007 di EBACE dovrebbe accogliere più di 10’000 visitatori, che potranno scoprire le novità proposte dai 340 espositori e 56 apparecchi in bella mostra all’aeroporto di Ginevra Cointrin. La manifestazione è riservata ai professionisti del ramo.

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