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Gibilterra, la grande sfida di un ingegnere svizzero

Lo Stretto di Gibilterra. NASA

Lo studio d'ingegneria del ticinese Giovanni Lombardi è stato scelto per progettare il tunnel ferroviario che collegherà Africa e Europa attraverso lo Stretto di Gibilterra.

Entro il 2008 i piani per la progettazione di questo storico progetto ispano-marocchino dovrebbero essere pronti.

L’idea di un collegamento fra Spagna e Marocco non è nuova e risale a più di vent’anni fa. Inizialmente era prevista la costruzione di un ponte, ma con il tempo questo progetto ha dovuto essere abbandonato.

In alcune zone dello Stretto di Gibilterra infatti, il mare raggiunge una profondità di 600 metri e sarebbe impossibile piantarvi i piloni di sostentamento.

Dopo un primo studio preliminare effettuato nel 1996, lo scorso anno è stato lanciato il concorso per il nuovo progetto, vinto dall’ingegner Giovanni Lombardi che con l’aiuto dei suoi collaboratori è riuscito a sbaragliare altri 14 concorrenti.

Numerose incognite

Il tunnel – unicamente ferroviario – sarà lungo all’incirca 40 km e collegherà Tarifa (Spagna) a Tanger (Marocco). «Non è il tracciato più breve, ma è comunque il più idoneo», sottolinea l’80enne ingegnere ticinese.

Il «Collegamento fisso attraverso lo Stretto di Gibilterra» – questo il nome esatto della futura opera – sarà situato a una profondità dai 300 ai 600 metri.

La sua realizzazione presenta presenta numerose difficoltà e incognite di ordine tecnico. Basti pensare al fatto che nei fondali dello Stretto la pressione dell’acqua è molto forte (circa 500 tonnellate al metro cubo). Di conseguenza occorrerà prevedere un’istallazione di pompaggio adeguata.

Costi

Senza dimenticare i problemi di carattere geologico, visto che la zona è sismica (nel 1755 un terremoto aveva devastato questa regione del sud della penisola iberica).

Lo scandagliamento dei fondi marini per effettuare una valutazione geologica dell’area è costato diversi milioni di franchi e si è scontrato con non poche difficoltà poiché, a causa delle forti correnti, le navi per i rilevamenti non riuscivano a rimanere più di una settimana sul posto.

Per il progetto, finanziato da due imprese situate in Spagna e in Marocco, Lombardi prevede un costo totale dai 4 ai 5 miliardi di euro (6,3-7,9 miliardi di franchi).

Ampia esperienza

L’ingegnere ticinese non è nuovo a questo tipo d’imprese titaniche. Attualmente partecipa alla costruzione del tunnel ferroviario di base di 57 km del Gottardo. In passato ha realizzato tra l’altro anche la galleria autostradale del Gottardo, oltre ad avere partecipato agli studi del tunnel della Manica e a quelli per lo Stretto di Messina.

Paragonato al progetto nello Stretto di Gibilterra, quello del tunnel sotto la Manica è stato un «gioco da ragazzi», afferma Giovanni Lombardi. «L’Eurotunnel, infatti, è meno profondo, la pressione dell’acqua a cui è sottoposto è meno forte e la roccia è più solida».

Ma il ticinese non si perde d’animo e si dichiara ottimista, anche se non nasconde che i lavori di costruzione del tunnel sottomarino non cominceranno prima del 2025.

swissinfo e agenzie

Nato nel 1926 a Lugano, Giovanni Lombardi è uno dei più noti ingegneri costruttori del mondo.

Il suo nome è legato al tunnel autostradale del San Gottardo, la cui costruzione è basata su piani da lui disegnati.

Lo studio d’ingegneria Lombardi SA di Minusio da lui presieduto impiega 85 collaboratori ed attualmente è impegnato tra l’altro alla costruzione del tunnel ferroviario di base del Gottardo.

Il ticinese, padre del senatore democristiano Filippo Lombardi, è inoltre conosciuto per le dighe di sbarramento da lui progettate a Contra (canton Ticino), Zimpan (Messico) e Ridracoli (Italia).

Il politecnico di Milano l’ha insignito nel 2004 del dottorato honoris causa.

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