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Germania verso un bando del burqa

La CDU-CSU della cancelliera Merkel si esprime per un divieto (parziale) del velo integrale, ma non definisce tempi d'attuazione

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Burqa e burkini non smettono di far discutere quest’estate. Dalle spiagge francesi il dibattito si sposta in Germania, dove la CDU-CSU di Angela Merkel si è espressa per un divieto parziale del velo integrale. Il partito non ha però presentato una precisa tempistica per l’attuazione della misura.

“Rifiutiamo decisamente il burqa. Non ha nulla a che fare con la nostra società aperta. Da noi nelle relazioni sociali si mostra il volto. Siamo tutti d’accordo che il burqa non lo vogliamo”.

Se fosse per il ministro federale dell’interno Thomas De Maizière e per i suoi omologhi regionali della CDU-CSU, il divieto del burqa sarebbe totale. Ma questo violerebbe molto probabilmente la Costituzione e così la soluzione passa non per un divieto, ma per un obbligo di mostrare il viso in tutte quelle occasioni dove questo è essenziale. Spiega ancora il ministro:

“Quando si guida, quando si svolgono pratiche amministrative, nelle scuole e nelle università, davanti ai giudici”.

Dopo i recenti attentanti e sulla scia dell’emergenza migratoria dello scorso anno, Angela Merkel è sotto pressione e le critiche le sono piovute addosso anche dall’interno del suo partito. Alle elezioni manca un anno, e la CDU-CSU tenta così di posizionarsi su un tema che fa molto discutere e non solo in Germania.

“Lo abbiamo detto in modo molto chiaro”, sottolinea la cancelliera, “un’interpretazione dell’Islam che rispetta i nostri principi costituzionali, chi vive, lavora e pratica la sua religione nel rispetto della libertà religiosa degli altri, ha il suo posto in Germania. Ma un Islam che non rispetta i nostri principi, che non accetta l’uguaglianza fra uomo e donna, non può chiaramente appartenere al nostro Paese”.

Il divieto del burqa, anche nella sua formula light, viene già rifiutato dagli alleati di governo della SPD così come dai Verdi. Ma in fondo per ora resta solo una presa di posizione del partito senza che ci siano indicazioni specifiche per una reale attuazione.

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