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Oms teatro dello scontro sino-americano

Il logo dell Oms a Ginevra
Un'organizzazione che ha a cuore la salute pubblica e mille interessi geopolitici. Keystone / Martial Trezzini

Su come ha risposta l'Oms all'emergenza da coronavirus, verrà aperta un'inchiesta indipendente, da avviare al momento opportuno. L'Assembela sostiene la proposta avanzata dall'Unione europea. Intanto c'è chi affonda l'organizzazione, chi come Trump attacca la Cina e chi invece ancora sostiene l'Oms e attacca Trump.

L’inchiesta sulla gestione della pandemia da coronavirus da parte dell’Oms dunque si farà. L’assemblea dell’Organizzazione ha approvato una risoluzione in un clima da resa dei conti tra Cina e Stati Uniti con l’Unione europea, che dell’indagine è stata promotrice, a stemperare i toni e a fare da pontiere. 

“Siamo pienamente impegnati per la trasparenza e la responsabilità. La vogliamo più di chiunque altro”, ha detto il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus concludendo la due giorni di lavori in video conferenza.

Gli Stati uniti attaccano…

Ma dopo le tensioni della vigilia non proprio in punta di fioretto, Washington e Pechino sono passati alla sciabola. È stato il presidente americano Donald Trump ad assestare il primo affondo quando in Europa era ancora notte, minacciando di rendere “definitiva” la “decisione temporanea di sospendere i finanziamenti Usa all’Organizzazione mondiale della Sanità” presa in aprile e di riconsiderare “la nostra adesione all’Oms” se l’Organizzazione “non si impegna su sostanziali miglioramenti nei prossimi 30 giorni”. 

Ancora una volta il presidente americano ha scelto Twitter per diffondere una lettera inviata a Tedros e datata il 18 maggio nella quale elenca le ragioni del “fallimento della risposta” dell’Oms al Covid-19 e parla di “un’allarmante carenza di indipendenza dalla Repubblica popolare cinese”.

…la Cina risponde

La replica di Pechino, affidata al portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, è stata durissima. La lettera di Trump non solo “inganna l’opinione pubblica e infanga la Cina” ma “tenta di spostare le colpe dalla risposta maldestra” degli Usa alla pandemia, per di più puntando a “sottrarsi ai propri obblighi internazionali”. Ma non è nello stile di Trump moderare i toni e parlando alla Casa Bianca ha ribadito che l’Oms “deve darsi una regolata” oppure “non vi parteciperemo più”.

L’Ue nel mezzo

A cercare di riportare le armi della ragione nella battaglia tra titani ci ha provato Ursula von der Leyen che ha invocato una improbabile compattezza nella lotta al coronavirus. 

“Per ora concentriamoci sulla sfida immediata, questo è il tempo della cooperazione”, ha detto la presidente della Commissione europea nel suo intervento cercando di mediare anche sulle cure da somministrare alla febbricitante organizzazione. La cooperazione , ha sottolineato, non significa che” una volta passata la pandemia da coronavirus “non dovremo guardare a modi per modernizzare l’Oms per rispondere alle nuove sfide”.

E rientra in scena la Russia

E a offrirle una sponda è arrivata la Russia di Putin, pronta a “partecipare energicamente” alla riforma dell’Oms ma – ha sottolineato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, “ci opponiamo a rompere tutto ciò che esiste a vantaggio delle preferenze politiche o geopolitiche di un Paese, cioè gli Stati Uniti”.

Ecco il servizio del telegiornale:

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