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Un’amicizia che dura da trent’anni

Sorrisi e cortesie: Corine Mauch inaugura l'esposizione sui 30 anni di partenariato tra Zurigo e Kunming swissinfo.ch

Una delegazione zurighese diretta dal sindaco della città Corine Mauch ha appena trascorso qualche giorno a Kunming, capoluogo della provincia cinese dello Yunnan, per celebrare i 30 anni di partenariato tra le due città. I tempi cambiano, ma l’amicizia resta.

Zuppa di pinne di squalo, foie gras, cetrioli di mare, porcini e tartufi… Sulle tavole girevoli dei grandi banchetti organizzati in onore degli amici zurighesi sono sfilate tutte le prelibatezze della cucina cinese e dello Yunnan. Gli scambi di gentilezze senza fine, la consegna di regali, i discorsi scontati ma calorosi e i brindisi continui testimoniano la profonda riconoscenza delle autorità della metropoli del sud-ovest della Cina nei confronti del loro partner zurighese.

Le due città sono gemellate da ormai trent’anni. Nel 1980, per la prima volta in Occidente, il Kunsthaus espone a Zurigo delle statue del celebre esercito di soldati in terracotta di Xian. Da questo primo contatto tra esponenti delle autorità zurighesi e cinesi nasce l’idea di un partenariato con una città della Cina. Due anni dopo, un accordo di cooperazione viene siglato a Kunming. La Cina usciva allora da 30 anni di isolazionismo. E Kunming era impaziente di entrare in una fase di crescita dinamica, ma mancava di know-how tecnico. Dal 1987, Zurigo offre la sua perizia in materia di approvvigionamento in acqua potabile e gestione delle acque luride.

Un lago resuscitato

Da allora la collaborazione si è intensificata e comprende settori molto diversi, che vanno ben oltre i gemellaggi tradizionali. La Confederazione vi contribuisce ampiamente, tramite la Direzione dello sviluppo e della cooperazione e un budget di 250’000 franchi all’anno. Zurigo, dal canto suo, mette a disposizione i suoi esperti in ambito di urbanismo, mobilità, gestione delle acque, protezione dell’ambiente e sviluppo sostenibile. Uno degli ultimi progetti, è stata la creazione di un programma destinato agli artisti.

Secondo i principali interessati, i risultati vanno al di là di ogni aspettativa. La delegazione zurighese ha potuto constatarlo coi propri occhi. Trent’anni fa, il lago Dian era considerato uno dei più inquinati del pianeta. Oggi le sue acque si sono stabilizzate, grazie a una serie di misure di risanamento idrico avviate attraverso il partenariato. «Durante la stagione secca, possiamo trattare il 90% delle acque luride», spiega Yan Xueang, capo ingegnere di una delle 11 stazioni di depurazione costruite negli ultimi anni a Kunming. «Trent’anni fa, tutto finiva nel lago». Il risultato è ancora più degno di nota se si considera che la metropoli cinese è colpita in pieno dal fenomeno dell’esodo rurale. Oggi conta 7,3 milioni di abitanti e non cessa di crescere.

Zurigo, l’esempio da seguire

Anche nei trasporti pubblici il gemellaggio è stato coronato da successo. Gli autobus della città circolano su una corsia riservata. L’idea è venuta da Zurigo. «Il governo centrale cinese ha riconosciuto che questo concetto rappresenta un modello. Ha consigliato alle altre città cinesi di seguire l’esempio», afferma con soddisfazione Corine Mauch, sindaco di Zurigo, rallegrandosi per il tornaconto in termini di immagine per la sua città. «Zurigo è molto presente nella nostra città», le fa eco il suo omologo di Kunming Zhang Zulin. «Si può vedere l’influsso di Zurigo lungo le linee degli autobus, ma anche per quanto concerne la conservazione degli edifici storici e naturalmente le acque del lago Dian e le nostre canalizzazioni», dichiara a swissinfo.ch.

Partenariato significa anche scambio. Cosa si può vedere di Kunming a Zurigo? «Il giardino di Kunming e anche gli artisti cinesi che soggiornano lì», risponde il sindaco, precisando che la presenza della sua città si intensificherà nei prossimi anni. Per Corine Mauch, la cosa più importante non è vedere Kunming sulle rive della Limmat. Ciò che intende promuovere è soprattutto lo scambio di idee. Ma vi è anche un altro aspetto: con il suo folgorante sviluppo, Kunming oggi può «acquistare i servizi e il know-how che possiamo fornirle da Zurigo». In altre parole, la metropoli cinese è un mercato del futuro per le imprese zurighesi.

Il futuro è l’economia

Da quando è in vigore il gemellaggio, le due città concludono dei memorandum di cooperazione per un periodo di tre anni e stabiliscono dei programmi concreti durante gli incontri di pianificazione annuali. «Adesso siamo in trattative per il periodo 2013-2015», spiega Corine Mauch. «Per noi, il tema centrale è lo scambio economico». Un messaggio che il sindaco di Kunming Zhang Zulin ha colto al volo: «Certo, gli scambi economici saranno ampliati», promette. Prossimamente una delegazione cinese si recherà a Zurigo e un parco d’attrazioni svizzero dovrebbe essere creato a Kunming.

Per ora non c’è comunque nulla di concreto. Durante i quattro giorni di visita della delegazione zurighese, le questioni economiche hanno trovato poca risonanza tra gli interlocutori cinesi. Una delle responsabili del programma di risanamento delle acque confida a swissinfo.ch: «Ammiriamo molto gli svizzeri, danno talmente tanto e non chiedono nulla in cambio».

Il partenariato Zurigo-Kunming è l’unico gemellaggio tra due città che riceve il sostegno della Direzione dello sviluppo e delle cooperazione. La DSC mette a disposizione i fondi – circa 250’000 franchi all’anno – e Zurigo le sue competenze.

Per la Cina nel suo insieme, la DSC dispone di circa 8 milioni di franchi all’anno; 5,5 sono investiti nel quadro del programma Cambiamenti climatici e 2,5 per dei progetti esistenti e futuri nella regione Asia orientale.

Svizzera e Cina stanno negoziando per concludere un accordo di libero scambio. L’obiettivo è di raggiungere un’intesa entro la fine del 2012.

In luglio il ministro dell’economica svizzero Johann Schneider-Ammann si è recato in visita ufficiale in Cina. Uno degli obiettivi del viaggio era appunto di accelerare le trattative.

Dal 2010 la Cina è il principale partner commerciale della Svizzera in Asia. Nel 2011 il volume degli scambi economici tra la Svizzera e la Cina ha raggiunto la quota record di 15,15 miliardi di franchi, registrando un aumento dell’11,8 per cento rispetto all’anno precedente. La Cina rappresenta il terzo più importante fornitore e mercato di sbocco della Svizzera, dopo l’Unione europea e gli Stati Uniti.

(traduzione di Daniele Mariani)

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