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Gaffe di Johnson, paragona la lotta degli ucraini alla Brexit

Boris Johnson è inciampato in una gaffe sulla guerra in Ucraina, ricevendo un'ondata di critiche, anche all'interno del suo partito. KEYSTONE/AP/Peter Byrne sda-ats

(Keystone-ATS) Il premier britannico, nel suo intervento alla conferenza di primavera dei Tory a Blackpool, ha affermato che “l’istinto del nostro popolo, come quello del popolo ucraino, è scegliere la libertà”, ed il voto sulla Brexit ne è stato “celebre esempio recente”.

Un esponente di rilievo del partito, Lord Barwell, non ha gradito, ed ha ricordato a Johnson che l’Ucraina sta cercando di entrare nell’Ue. “A parte il fatto che votare in un referendum libero ed equo non è in alcun modo paragonabile a rischiare la vita per difendere il proprio Paese dall’invasione, il fatto imbarazzante è che gli ucraini stanno combattendo per la libertà di aderire l’UE”, ha scritto su Twitter.

Ancora più sferzante è stato il leader dei liberaldemocratici Ed Davey. Il primo ministro “è un imbarazzo nazionale”. E “paragonare un referendum con donne e bambini in fuga dalle bombe di Putin è un insulto a ogni ucraino”, ha sottolineato.

Dello stesso tenore il commento del capo dello Scottish National Party a Westminster, Ian Blackford: “Le parole di Boris Johnson che paragonano la situazione pericolosa per la vita dell’Ucraina con la Brexit sono stati grossolani e sgradevoli e mostrano quanto i Tory siano pericolosamente ossessionati dalla Brexit”.

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