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Gabriel attacca Schulz, la parola data conta poco

Schulz ha tolto Gabriel dalla sua poltrona? KEYSTONE/dpa/KAY NIETFELD sda-ats

(Keystone-ATS) L’ex leader dei socialdemocratici tedeschi, Sigmar Gabriel, non esce di scena in silenzio: in un’intervista ha sfogato tutta la sua delusione, attaccando la leadership del partito, per la decisione di non confermarlo come ministro degli esteri.

È il ministero che Martin Schulz intende ricoprire.

“Quello che resta è solo il rimpianto di come sia diventato irrispettoso il modo di avere a che fare nell’Spd gli uni con gli altri. E di quanto poco conti la parola data”, ha affermato Gabriel ai giornali del Funken Mediengruppe, senza tuttavia precisare a quale promessa si stesse riferendo.

A Berlino circola l’indiscrezione che gli fosse stato promesso che sarebbe rimasto a capo della diplomazia in un futuro governo con l’Spd. Gabriel ha anche spiegato esplicitamente di ritenere deplorevole che il partito non riconosca i suoi meriti come ministro degli esteri.

“Io ho fatto volentieri il ministro degli esteri, e agli occhi della gente, a quanto pare, anche con successo. È quindi chiaro che mi dispiaccia che questo apprezzamento pubblico del mio lavoro, per il mio partito, sia del tutto indifferente”, ha aggiunto.

“Io provengo ancora da un mondo, nel quale non ci si gira attorno, ma semplicemente ci si guarda negli occhi e si dice la verità. Evidentemente questo non va più di moda”, ha concluso.

All’annuncio della decisione di Schulz di diventare ministro degli Esteri, Gabriel ha reagito annullando la maggior parte dei prossimi impegni internazionali, anche la Conferenza di Sicurezza di Monaco, in programma il weekend del 17 e 18 marzo.

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