Una sospensione dell’accordo di Dublino non farebbe che aggravare la situazione nel canton Ticino, confrontato con un afflusso crescente di richiedenti l’asilo dalla vicina Italia. È la conclusione alla quale è giunta la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (Camera bassa), al termine di una visita di due giorni a Sud delle Alpi.
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swissinfo.ch e tvsvizzera.it (TG del 22.06.2015)
Con oltre 100mila migranti sbarcati da inizio anno sulle coste italiane e greche, la pressione si fa sentire anche alla frontiera svizzera. La scorsa settimana sono state registrate 690 richieste d’asilo al posto doganale di Chiasso, che si trova al limite delle sue capacità. “Le autorità hanno la situazione sotto controllo, anche se resta tesa”, ha affermato il presidente della Commissione della politica di sicurezza Thomas Hurter.
Per i deputati, un’eventuale sospensione dell’accordo di Dublino è fuori luogo perché rischierebbe di creare un caos alla frontiera. Alcuni correttivi sono però necessari, a partire da un rafforzamento delle strutture e del personale di accoglienza.
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