La televisione svizzera per l’Italia

Professore decapitato, fermate nove persone

Due gendarmi francesi all erta nei pressi di un furgone. Si intravede, sfuocata, l entrata di una scuola.
L'assalitore, che non si è fermato all'alt intimato dalla polizia, è stato ucciso. Keystone / Yoan Valat

Nove persone, tra le quali un minorenne, sono state prese in custodia nella notte dalla polizia in Francia, dopo la decapitazione venerdì di un professore di storia a Conflans-Sainte-Honorine, a nord di Parigi. Le prime quattro sarebbero della cerchia familiare del giovane assassino, un 18enne di origine cecena, ucciso dalla polizia.

Agli occhi del giovane, l’insegnante era colpevole di aver fatto lezione di civica in classe mostrando le caricature di Maometto pubblicate a suo tempo da Charlie Hebdo e che furono all’origine dell’attacco jihadista del 2015 alla sede del giornale satirico. Il cruento omicidio di venerdì avviene peraltro a tre settimane da un nuovo attentato davanti alla ex redazione del giornale.

Stando a BFM-TV, i primi fermati sono quattro membri della famiglia del killer: i genitori, il nonno e il fratello di 17 anni, tutti arrestati ad Évreux, dove l’abitazione della famiglia è stata accuratamente perquisita.

Tra gli altri cinque arrestati, vi sarebbero due genitori di studenti dell’istituto nel quale lavorava la vittima -un uomo e una donna, che avevano avuto una lite con l’insegnante a proposito delle immagini mostrate in classe- nonché il padre autore del video di protesta sulla lezione circolato su Youtube e un amico che l’aveva accompagnato ad incontrare il preside della scuola per esprimere le sue lamentele. Si tratta di Abdelhakim Sefrioui, un militante islamico molto attivo in Francia.

L’insegnante è stato decapitato attorno alle 17 davanti alla scuola media del Bois d’Aulne a Conflans-Sainte-Honorine. Subito dopo l’assalitore -18 anni, nato a Mosca- si è diretto verso i poliziotti accorsi sul posto. Con il coltello insanguinato ancora in mano, non si è fermato all’alt e gli agenti lo hanno abbattuto.

Contenuto esterno

Il luogo della tragedia.

La sorellastra dell’uomo che pubblicato il video su Youtube “ha fatto giuramento di fedeltà all’Isis”, è partita per la Siria ed è “oggetto di mandato di cattura”. Lo ha detto il procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard, in conferenza stampa sabato pomeriggio.

L’assassino, confermano fonti dell’inchiesta, era noto alla polizia per reati comuni ma non era mai stato arrestato, né era sospettato di radicalizzazione.

Il presidente francese Emmanuel Macron, giunto in serata sul posto dell’assassinio, è apparso molto emozionato e ha parlato di “chiaro attentato islamista”. L’Eliseo ha fatto sapere sabato mattina che sarà organizzato “un omaggio nazionale” al professore ucciso. La cerimonia, di cui non è ancora stata fissata la data, sarà allestita in accordo con la sua famiglia.

Da parte sua, il primo ministro Jean Castex ha ribadito in un tweet che gli insegnanti “continueranno a risvegliare lo spirito critico dei cittadini della Repubblica, ad emanciparli da tutti i totalitarismi e da tutti gli oscurantismi”.

Messaggi di sostegno alla libertà d’espressione e di orrore per l’azione compiuta dal giovane dilagano su tutte le reti sociali francesi, dove #jesuisprof è già l’hashtag più diffuso.

Contenuto esterno

Nel servizio RSI, la ricostruzione più recente degli antefatti.

Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
I più letti della settimana

Un mosaico di notizie selezionato in maniera automatica in base a quelle che più hanno suscitato l’interesse dei lettori nel corso della settimana precedente.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.

tvsvizezra.it/ATS/ri con RSI (TG del 17.10.2020)

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR